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Abbado torna a dirigere la Scala, in versione "verde"

Non si può che lodare il neo direttore d'orchesta de La Scala, Claudio Abbado, che oltre ad essere un grande professionista della musica (e questo basterebbe a farci gioire per il ritorno, visto che mancava dal 1986) ha anche deciso di dare una svolta ambientalista a Milano, regalando del verde ad una città che in vista dell'Expo, a giudicare dai progetti, si sta muovendo nella direzione del cemento "in ogni dove" (ad essere sinceri, però, i progetti dell'Expo prevedono anche dei grossi polmoni verdi che forse – forse – potranno donare a Milano un'anima newyorkeggiante).

Claudio Abbado l'anno prossimo tornerà a dirigere l'orchestra della Scala e ieri ha avuto un incontro con il sovrintendente Stephane Lissner, col sindaco Letizia Moratti e con il presidente della Provincia Filippo Penati. Come cachet Abbado ha chiesto che vengano piantati in città 90 mila alberi.

«È una grande emozione – ha spiegato – Milano è la mia città e io la amo». Il 4 giugno 2010 il maestro dirigerà l'ottava sinfonia di Mahler con l'orchestra della Scala e l'orchestra Mozart, una sinfonia che a Milano non ha mai diretto.

Ed ecco cosa accadrà con quel suo cachet tranmutato in alberi, caso più unico che raro in una città in cui tutti si impegnano a pronunciare grandi paroloni ambientalisti ma poi nel concreto non si sbattono più di tanto.

In cambio del suo ritorno, il maestro Abbado ha ottenuto che il centro di Milano venisse ripopolato di alberi. E proprio cento di questi pioppi cipressi verranno disposti lungo via Dante e via Orefici, strade adiacenti a piazza del Duomo. «I progetti vanno avanti molto bene, se realizzati così si realizzeranno tutti i nostri sogni. C’è già molto verde a Milano ma in centro si può fare di più», ha detto il maestro durante la passeggiata. L’idea iniziale del maestro Abbado era quella di piantumare 90mila alberi in centro, un numero forse un po’ eccessivo visto il territorio milanese. Annunciata a Natale dello scorso anno, l’idea era stata subito accolta dal presidente Penati. «Quando lessi la proposta, telefonai subito a Lissner – ha raccontato Penati – e da lì abbiamo cominciato a valutare l’ipotesi. Per ora metteremo 100 alberi in centro, poi proseguiremo».

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