Analisi approfondita della sconfitta dell'Olimpia Milano a Dubai: riflessioni e strategie del coach Peppe Poeta.

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La recente sfida tra l’Olimpia Milano e il Dubai Basketball ha evidenziato alcune criticità che il team dovrà affrontare per competere ai massimi livelli. Il coach Peppe Poeta ha espresso le sue considerazioni post-partita, sottolineando un approccio iniziale che ha penalizzato la performance della squadra.
Un inizio sottotono
Durante la partita, Poeta ha notato come l’Olimpia si sia presentata in campo con un atteggiamento eccessivamente passivo. Questa mancanza di intensità ha permesso a Dubai di costruire un vantaggio significativo, approfittando della situazione per sviluppare il proprio gioco. “Abbiamo consentito loro di prendere fiducia,” ha commentato il coach, evidenziando come il primo quarto sia stato particolarmente difficile per i suoi giocatori.
Rimonta e reazioni
Nonostante un tentativo di rimonta che ha visto l’Olimpia avvicinarsi fino a -1 nel terzo quarto, la determinazione mostrata non è stata sufficiente per ribaltare le sorti del match. Poeta ha messo in luce che “non abbiamo avuto la forza necessaria per vincere” nonostante i buoni segnali in attacco. Infatti, ben cinque giocatori sono riusciti a raggiungere la doppia cifra, dimostrando un buon gioco di squadra e una palla condivisa.
Il tallone d’Achille: la difesa
Tuttavia, la vera lacuna rimane la difesa. Poeta ha definito la prestazione difensiva della sua squadra come “povera”, sottolineando che per competere in EuroLeague è fondamentale migliorare questo aspetto. “È su questo che dobbiamo lavorare,” ha affermato, indicandola come priorità assoluta per le prossime settimane. La squadra ha mostrato evidenti debolezze, che sono state sfruttate abilmente dagli avversari.
Un percorso da seguire
Per Poeta, la strada da percorrere è chiara: costruire una solida identità difensiva. “Ogni errore deve essere visto come un’opportunità di crescita,” ha detto, evidenziando la necessità di avere pazienza e tolleranza tra i compagni di squadra. Ogni giocatore deve essere supportato, anche coloro che mostrano lacune in determinati aspetti del gioco, per valorizzare le loro qualità.
La riflessione finale del coach riguarda l’obiettivo dello Scudetto: “Abbiamo il dovere di competere,” ha dichiarato con determinazione, consapevole delle sfide che attendono l’Olimpia. La partita di Dubai rappresenta un campanello d’allarme, ma anche un’importante occasione di apprendimento. L’Olimpia Milano ha il potenziale per migliorare e raggiungere i propri traguardi, a patto che si lavori instancabilmente su ogni aspetto del gioco, a partire dalla difesa.





