Il Vicesindaco di Magnago difende le sanzioni applicate in Via Tommaseo per combattere la sosta irregolare, come segnalato dai residenti.

Argomenti trattati
Nella tranquilla cittadina di Magnago, la questione delle sanzioni per sosta irregolare in via Tommaseo ha suscitato notevoli discussioni tra i cittadini. Il vicesindaco Franco Piantanida è intervenuto per chiarire la situazione, sottolineando che l’azione della Polizia Locale non è stata un’iniziativa casuale, ma il risultato di un percorso volto a garantire la sicurezza e il decoro urbano.
Il contesto delle sanzioni
Le multe emesse il 23 settembre scorso hanno creato non pochi malumori, ma Piantanida ha voluto mettere in luce il contesto in cui esse sono state applicate. Secondo il vicesindaco, le sanzioni hanno come obiettivo principale quello di porre rimedio a una situazione di sosta selvaggia che i residenti avevano segnalato ripetutamente. “Queste multe non sono un modo per ‘fare cassa’, ma rappresentano l’ultimo passo di un percorso di intervento necessario”, ha dichiarato.
Le lamentele dei residenti
I cittadini del quartiere hanno espresso preoccupazioni circa le automobili parcheggiate in modo da bloccare l’accesso ai passi carrai e compromettere la visibilità stradale. Tali comportamenti creano disagi quotidiani e pongono in pericolo la sicurezza di chi transita in quella zona. In risposta a queste segnalazioni, l’Amministrazione comunale ha avviato misure per migliorare la viabilità.
Le modifiche apportate alla viabilità
Il vicesindaco ha annunciato l’istituzione di un senso unico in via Tommaseo, accompagnato da un divieto di sosta su uno dei lati della strada. Questa misura intende scoraggiare la sosta irregolare. “Questi cambiamenti sono stati attuati per rispondere alle segnalazioni dei cittadini e per migliorare la situazione complessiva”, ha dichiarato Piantanida. La modifica della viabilità è stata decisa per facilitare una circolazione più fluida e sicura.
Le misure di sicurezza
Le multe emesse in quel giorno di settembre non devono essere interpretate come un’azione punitiva. Si tratta piuttosto di un modo per applicare le regole già esistenti, concepite per preservare la sicurezza e la qualità della vita nel quartiere. “È fondamentale che tutti comprendano l’importanza di rispettare le norme – ha dichiarato il vicesindaco – solo così si può garantire un ambiente più sicuro per tutti.”
Le preoccupazioni dei frequentatori della palestra
Un ulteriore aspetto sollevato dai cittadini riguarda la disponibilità di posti auto per coloro che frequentano la palestra presente nella zona. Piantanida ha chiarito che la struttura dispone di un proprio parcheggio privato, progettato in collaborazione con l’Amministrazione per massimizzare l’utilizzo degli spazi. “Il nostro compito non è quello di creare parcheggi per attività private, ma di regolamentare l’uso della viabilità pubblica”, ha specificato. “Se un veicolo occupa un’area con divieto di sosta, è nostro dovere intervenire”.
Invito alla responsabilità collettiva
Il vicesindaco ha lanciato un appello al senso di responsabilità dei cittadini. “Comprendiamo le esigenze di chi utilizza i servizi della zona, ma bastano pochi passi per trovare un parcheggio regolare. L’intervento della Polizia Locale è giustificato quando le auto sono parcheggiate in aree non consentite. Le regole sono fatte per essere rispettate, a beneficio di tutti, compresi i residenti che soffrono a causa di una sosta incontrollata”, ha affermato, evidenziando l’importanza della collaborazione della comunità per mantenere l’ordine e la sicurezza stradale.