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Riapertura del Caso Ramy Elgamel: Scoperte della Perizia Cinematica

Riapertura delle indagini su Ramy Elgamel: una perizia cinematica potrebbe rivelare le responsabilità.

La tragica morte di Ramy Elgamel ha portato a una nuova fase nelle indagini. I pubblici ministeri hanno deciso di richiedere una perizia cinematica, un passo fondamentale per ricostruire la dinamica dell’incidente che ha coinvolto il giovane e i carabinieri in un inseguimento notturno. L’evento è avvenuto il 24 novembre 2024.

Dopo che le indagini erano state inizialmente chiuse riguardo a possibili accuse di omicidio stradale, si torna a interrogare la situazione con una nuova prospettiva. La decisione di riaprire il caso è stata presa alla luce delle incongruenze emerse nelle relazioni dei consulenti tecnici, che non hanno fornito risposte definitive.

Dettagli sull’incidente e sull’indagine

Il tragico evento si è verificato durante una serata in cui Ramy, a bordo di uno scooter, si trovava in fuga dai carabinieri. L’inseguimento ha portato a uno scontro letale, e sin dall’inizio le autorità hanno dovuto affrontare domande sulla corretta condotta degli agenti coinvolti. Le indagini avevano inizialmente visto come indagato Fares Bouzidi, amico di Ramy e conducente dello scooter.

Le diverse posizioni dei consulenti

Un aspetto rilevante della questione è emerso dalle consulenze richieste dai pubblici ministeri. Secondo la relazione dell’ingegner Domenico Romaniello, il principale responsabile dell’incidente sarebbe stato Bouzidi, mentre il carabiniere alla guida dell’auto inseguitrice avrebbe agito correttamente. In base a questa analisi, il militare si sarebbe trovato in una situazione in cui non avrebbe potuto evitare l’impatto, trovandosi con lo scooter in traiettoria.

Tuttavia, questa valutazione contrasta con le opinioni espresse dagli esperti nominati dai legali di Fares e della famiglia di Ramy, creando un quadro complesso e controverso. Le differenze nelle interpretazioni delle evidenze tecniche hanno spinto i pubblici ministeri a richiedere ulteriori accertamenti.

La chiusura delle indagini e il nuovo sviluppo

Nonostante la consulenza di Romaniello suggerisse un certo grado di responsabilità da parte di Bouzidi, i pubblici ministeri avevano già chiuso le indagini a luglio, escludendo la responsabilità del carabiniere. Tuttavia, la questione della distanza mantenuta dal militare, che era inferiore a 1,5 metri dallo scooter prima dell’impatto, ha sollevato interrogativi sulla sua condotta.

Prospettive future

Con la nuova perizia cinematica in programma, i pubblici ministeri sperano di ottenere “elementi fondamentali” per una possibile azione penale. Questo potrebbe determinare se entrambi gli indagati, Fares Bouzidi e il carabiniere, dovranno affrontare un processo per omicidio stradale.

Le indagini continuano a evolversi, e si auspica che una maggiore chiarezza emerga in merito alle responsabilità legate alla morte di Ramy Elgamel. La comunità attende con interesse gli sviluppi di questo caso, che ha già suscitato forti emozioni e dibattiti sulla condotta delle forze dell’ordine in situazioni simili.

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