Scopri il nuovo piano strategico della Lombardia per contrastare la povertà e promuovere l'inclusione sociale.

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La Lombardia ha recentemente approvato un Piano regionale 2024–2026, segnando un passo significativo nella lotta contro la povertà e l’emarginazione sociale. Questo programma ha l’obiettivo di potenziare i servizi sociali territoriali e di garantire un migliore supporto alle persone più vulnerabili. La decisione, adottata dalla Giunta regionale, intende creare una rete di assistenza efficiente e integrata.
Obiettivi del piano triennale
Il piano, sostenuto dall’assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità, Elena Lucchini, è progettato per allinearsi con le linee guida del Piano nazionale 2024–2026 stabilito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La Lombardia beneficerà di un investimento di oltre 161 milioni di euro dal Fondo nazionale dedicato alla lotta contro la povertà. Di questi, 147,1 milioni di euro saranno destinati alla Quota Servizi, mentre 14,5 milioni di euro andranno alla Quota Povertà Estrema, con particolare attenzione a 21 ambiti selezionati in base ai livelli di marginalità.
Strategie di intervento
La Giunta ha delineato diverse strategie per utilizzare al meglio queste risorse. In primo luogo, si intende potenziare la rete dei servizi locali, promuovendo progetti personalizzati di inclusione. Tra le iniziative previste vi sono la creazione di nuovi centri di servizi e l’implementazione di modelli abitativi innovativi, come l’Housing First, che offre supporto abitativo alle persone senza dimora.
Collaborazione tra settori
Un altro aspetto cruciale del nuovo piano è la necessità di una collaborazione integrata tra vari settori. Lucchini ha evidenziato l’importanza di un approccio multifattoriale, che unisca le forze del settore sociale, sanitario e lavorativo. Questa sinergia è essenziale per affrontare la complessità della povertà in modo efficace, evitando che i gruppi più fragili rimangano ai margini della società.
Il ruolo dei giovani
Il piano si propone di combattere il fenomeno dei NEET, vale a dire i giovani che non sono né impegnati nello studio né nel lavoro. L’assessore all’Istruzione, Simona Tironi, ha sottolineato l’importanza di offrire supporto concreto a queste persone, affinché possano reintegrarsi nel mondo del lavoro e contribuire al benessere delle loro famiglie. Questo approccio mira a garantire che nessuno venga lasciato indietro.
Linee d’azione principali
Il Piano si articola su sei linee d’azione fondamentali, mirate a migliorare l’accesso ai servizi e a garantire assistenza continua. La prima prevede di aumentare l’accesso all’Assegno di Inclusione, sviluppando strategie per raggiungere coloro che vivono in condizioni di disagio. La seconda linea concerne il Pronto Intervento Sociale, che si propone di fornire assistenza anche nei festivi e durante le ore notturne.
Inoltre, il Piano prevede di rafforzare le équipe multidisciplinari, favorendo una collaborazione più stretta tra Comuni, ASST e Centri per l’Impiego. È essenziale integrare le risorse disponibili, come il Fondo Povertà e il PNRR, per garantire interventi efficaci per le persone in difficoltà.
Il piano prevede l’elaborazione di linee guida per le dimissioni protette e la presa in carico delle persone senza fissa dimora, mediante équipe territoriali integrate. Questo coordinamento delle politiche sociali e sociosanitarie è concepito per favorire percorsi di vita personalizzati e promuovere l’autonomia dei beneficiari, contribuendo così a creare un futuro migliore per tutti.