La Lombardia sta potenziando le sue strategie per affrontare l'emergenza legata alla demenza, implementando nuovi piani e iniziative innovative.

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La Lombardia si trova di fronte a una crescente sfida sanitaria e sociale: oltre 190.000 individui nella regione vivono con una forma di demenza, mentre circa 160.000 persone presentano un decadimento cognitivo lieve. Queste cifre, che continuano a salire in concomitanza con l’invecchiamento della popolazione, evidenziano la necessità di un intervento efficace e coordinato.
Un’interrogazione recente del consigliere del Partito Democratico, Davide Casati, ha messo in luce la questione. Casati, che fa parte delle commissioni Sanità e Sostenibilità sociale, ha sollecitato la Giunta regionale a chiarire quali azioni siano state intraprese e quali siano i piani futuri per la gestione dei pazienti affetti da Alzheimer e altre forme di demenza.
Le iniziative attuali della Lombardia
Negli ultimi anni, la Lombardia ha implementato alcune misure significative per affrontare la questione. Tra queste spicca il Piano triennale 2024-2026 dedicato all’utilizzo del Fondo Alzheimer e demenze, con un budget di quasi 4 milioni di euro. Questa iniziativa si propone di migliorare la rete di supporto per i pazienti e le loro famiglie.
Centri per i disturbi cognitivi
Un altro passo importante è la creazione dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze, che hanno il compito di offrire assistenza e supporto mirato. Questi centri sono progettati per garantire una gestione più efficace delle persone affette da demenza e per facilitare l’accesso alle cure necessarie.
Proposte per un futuro migliore
Nonostante i progressi già fatti, Casati sottolinea la necessità di un ulteriore passo avanti. La sua interrogazione include la richiesta di un nuovo Piano regionale demenze, che integri le più recenti scoperte scientifiche e tecnologiche. Questo approccio sarebbe cruciale per migliorare l’assistenza e il supporto per i pazienti e le loro famiglie.
Equità nell’accesso alle cure
Il consigliere del PD ha posto anche l’accento sull’importanza di garantire equità di accesso alle cure per tutti i cittadini lombardi. È essenziale che ogni persona, indipendentemente dalla propria situazione socioeconomica, possa ricevere il supporto e le cure necessarie per affrontare la demenza.
Questa richiesta arriva in un momento significativo, a poche settimane dalla Giornata mondiale dell’Alzheimer, un evento che si concentra non solo sui pazienti, ma anche sul ruolo cruciale delle famiglie e dei caregiver, che si trovano a gestire quotidianamente il peso crescente di una malattia che, secondo le proiezioni, colpirà oltre due milioni di italiani entro il 2050.
Un impegno collettivo
La Lombardia sta affrontando una sfida significativa con l’aumento dei casi di demenza. Le misure già adottate sono un passo importante, ma è evidente che è necessario un impegno collettivo per garantire che le persone colpite da queste malattie ricevano l’assistenza di cui hanno bisogno. Con nuove strategie e un piano regionale aggiornato, la regione può davvero migliorare la qualità della vita per i pazienti e le loro famiglie.