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Milano in Solidarietà: Protesta per la Global Sumud Flotilla e Mobilitazione Attiva

Un'ondata di solidarietà ha attraversato Milano in occasione della Global Sumud Flotilla.

La notte scorsa, Milano ha visto una mobilitazione collettiva senza precedenti. Migliaia di cittadini si sono uniti per esprimere la loro solidarietà alla Global Sumud Flotilla, recentemente colpita da un attacco delle forze israeliane. Questa manifestazione è emersa come risposta immediata a un evento che ha scosso le coscienze di molti, spingendo le persone a scendere in strada per rivendicare i diritti umani e la pace.

Una mobilitazione che cresce rapidamente

La chiamata alla protesta è stata lanciata attraverso i social media, invitando i cittadini a radunarsi in centro città. Già dal tardo pomeriggio, gruppi di manifestanti si sono riuniti davanti a Palazzo Marino, creando un’atmosfera carica di tensione e determinazione. La piazza, trasformata in un simbolico centro di protesta, ha visto l’afflusso di persone che portavano tende e striscioni, ribattezzata dai partecipanti come “piazza Gaza”.

Il corteo verso la stazione di Cadorna

Con il passare delle ore, la folla ha continuato a crescere, animata da cori e bandiere palestinesi. I manifestanti si sono quindi mossi in corteo verso Piazzale Cairoli, per poi dirigersi verso la stazione di Cadorna. Qui, i partecipanti hanno occupato i binari, intonando il celebre canto di resistenza “Bella Ciao” e sventolando le bandiere che simboleggiano la lotta del popolo palestinese. La fermata della metropolitana è stata chiusa per precauzione, mentre tre treni sono rimasti fermi, testimoni silenziosi di una serata di forte impegno civile.

La protesta si intensifica

Intorno alle 23, dopo una sosta di circa mezz’ora nella stazione, i manifestanti hanno deciso di tornare verso il centro. Si sono fermati a lungo in piazza Duomo, dove i colori dei fumogeni rossi si sono mescolati con le voci di protesta. Le strade di Milano si sono animate di fervore, mentre i gruppi di persone continuavano a esprimere la loro indignazione contro l’attacco subito dalla Flotilla.

Il supporto istituzionale e le polemiche

I consiglieri regionali di centrosinistra hanno proiettato un messaggio sul Pirellone con la scritta “Free Gaza”. Questo gesto è stato definito un atto di disobbedienza civile, volto a richiamare l’attenzione su una situazione che molti ritengono una violazione dei diritti umani. Luca Paladini e Pierfrancesco Majorino, membri del consiglio, hanno denunciato il silenzio delle autorità locali, affermando: “Il mondo deve fermare il genocidio”.

Proseguono le manifestazioni

Le proteste continuano. È prevista una nuova manifestazione oggi, in Piazzale Loreto, alle 18, per far sentire nuovamente le proprie istanze. Inoltre, per venerdì è stato proclamato uno sciopero generale, a testimonianza della determinazione dei manifestanti nel perseguire richieste di giustizia e pace.

Contemporaneamente, la notizia di un’occupazione all’Università Statale di Milano ha evidenziato ulteriormente il clima di attivismo che caratterizza la città. La mobilitazione, espressione di una profonda solidarietà internazionale, ha innescato un dibattito acceso tra le forze politiche. La Lega ha criticato l’opposizione per aver trasformato il Pirellone in un “centro sociale”.

Questa notte di protesta rappresenta un chiaro segnale di come i cittadini milanesi non intendano rimanere in silenzio di fronte a eventi considerati ingiusti. La lotta per i diritti umani e la pace rimane al centro dell’attenzione pubblica, con l’auspicio che le voci di protesta possano condurre a un cambiamento significativo.

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