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Destini Incerti: La Giunta Comunale di Milano Discute il Futuro di San Siro

Oggi si gioca il futuro di San Siro: la giunta comunale è alla ricerca dei voti decisivi.

Oggi, all’interno delle aule di Palazzo Marino, si svolge una votazione cruciale per il futuro dello stadio di San Siro. La delibera che prevede la cessione del noto impianto calcistico e delle aree circostanti alle due squadre milanesi, Milan e Inter, potrebbe segnare una nuova era per il calcio cittadino.

La situazione attuale è delicata: la maggioranza che sostiene il progetto necessita di 25 voti per approvare la delibera, ma attualmente conta solo 23 sostenitori. Ciò rende essenziale il supporto degli indecisi, in particolare di due consiglieri, per raggiungere il quorum necessario.

Il contesto della votazione

Il consiglio comunale di Milano è convocato oggi alle 16.30 per una seduta che si preannuncia lunga e complessa, con oltre 50 emendamenti già presentati. Le discussioni potrebbero estendersi fino a martedì, a seconda della necessità di esaminare ogni proposta in dettaglio. Il piano prevede la cessione del Meazza per una cifra di 197 milioni di euro, ma include anche la realizzazione di un nuovo stadio, che sorgerà nell’area attualmente occupata dal Parco dei Capitani.

La maggioranza di centrosinistra, sebbene sia in vantaggio numerico, deve affrontare un’opposizione compatta, con 24 consiglieri che hanno già dichiarato il loro voto contrario. Tra di loro si trovano membri del centrodestra e alcuni esponenti della maggioranza. Le opposizioni devono ora decidere se mantenere il loro voto contro o se optare per l’uscita dall’aula al momento decisivo.

Strategie per il consenso

Per ottenere il consenso necessario, la giunta sta studiando modifiche alla delibera, cercando di rispondere alle preoccupazioni manifestate dai consiglieri indecisi. Tra le proposte in discussione c’è l’istituzione di una white list che includa solo le imprese selezionate per i lavori, un’iniziativa suggerita dal Comitato Legalità di Nando Dalla Chiesa, per prevenire infiltrazioni mafiose. Inoltre, si prevede di inserire misure specifiche per la bonifica dell’area del parco.

In un tentativo di rassicurare il consiglio comunale, il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha dichiarato che il club è interamente controllato da Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, il quale detiene il 99,97% delle azioni. Scaroni ha inoltre affermato che un protocollo con la Prefettura garantirà la presenza esclusiva di aziende affidabili nel progetto, sottolineando l’importanza della legalità nel processo.

Possibili scenari futuri

Se la delibera venisse approvata, i lavori per la costruzione del nuovo stadio dovrebbero iniziare nel 2027, con termine previsto tra il 2030 e il 2031. Solo dopo questo periodo si procederebbe con la demolizione parziale dell’attuale stadio, per avviare la rifunzionalizzazione del Meazza. Tuttavia, nel caso in cui la proposta venga bocciata, Milan e Inter potrebbero prendere in considerazione alternative, come la costruzione di nuovi impianti a San Donato Milanese e Rozzano.

Il dibattito in aula si preannuncia acceso e potrebbe durare fino a tarda notte, con tutti gli occhi puntati sull’esito di questa decisione, fondamentale per il futuro calcistico di Milano e per la comunità. La questione non è solo economica, ma riguarda anche l’identità sportiva della città e il suo posto nel panorama calcistico nazionale.

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