I dipendenti di Fiege Logistics stanno affrontando una crisi occupazionale senza precedenti.

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Recentemente, la situazione dei lavoratori di Fiege Logistics ha sollevato preoccupazioni significative. Sindacati come Cgil, Cisl, Uil e Usb si sono fatti portavoce delle istanze dei dipendenti. Durante un incontro avvenuto presso la sede di Assolombarda Pavia, le organizzazioni sindacali hanno formulato richieste cruciali per garantire un sostegno adeguato in un periodo di incertezze.
La crisi attuale ha colpito duramente i lavoratori, con ben 311 persone che rischiano di perdere il proprio lavoro a fine anno. Fiege Logistics ha dimostrato impegno verso i dipendenti, ma al momento non ci sono garanzie circa l’arrivo di nuovi clienti per riassorbire gli esuberi. La situazione è ulteriormente complicata dal trasferimento della base logistica di Shein in Polonia, previsto per il 2026, che ha creato le basi per questa crisi occupazionale.
Richieste sindacali e opportunità di trasferimento
Per affrontare questa emergenza, i sindacati hanno proposto l’innalzamento degli incentivi per chi decide di lasciare l’azienda e un sostegno economico per coloro che accettano di trasferirsi nei magazzini più distanti, situati a Novara e Bologna. Attualmente, la Fiege ha offerto 170 posti di lavoro, ma solo 60 di questi sono nelle vicinanze, mentre gli altri 110 si trovano in città più lontane.
Incentivi e sostegno economico
In particolare, i sindacati hanno chiesto di aumentare l’incentivo all’esodo, attualmente fissato a circa 5000 euro, sperando che Shein possa contribuire a questo sforzo. Una maggiore offerta di incentivi potrebbe facilitare la transizione per i lavoratori in difficoltà e garantire un supporto adeguato a chi decide di spostarsi.
Nei prossimi giorni, sono previste assemblee dei lavoratori, durante le quali si discuterà se aspettare il prossimo incontro previsto per il 30 settembre o avviare immediatamente nuove proteste e scioperi. La tensione è palpabile e i dipendenti attendono con ansia notizie più concrete.
Riforma e fusioni comunali
Parallelamente alla crisi occupazionale di Fiege, un altro evento significativo ha avuto luogo nella stessa area. Il referendum sulla fusione tra i Comuni di Montalto Pavese e Lirio si è concluso con un ampio consenso. Circa il 50% degli aventi diritto al voto ha partecipato, con l’84,6% degli elettori di Montalto a favore della fusione.
Dettagli del referendum
In Lirio, il risultato è stato simile, con l’83,9% dei votanti che ha approvato la fusione. Questo processo di fusione, a differenza di altre recenti fusioni nella provincia di Pavia, è definito “fusione per incorporazione”, il che significa che Lirio diventerà una frazione di Montalto, senza alterare il nome del Comune.
Emergenza maltempo a Milano
Nonostante queste notizie, Milano ha dovuto affrontare eventi atmosferici avversi. Il fiume Seveso è esondato nel quartiere di Niguarda, causando allagamenti in diverse aree. Le vasche di laminazione non sono riuscite a contenere la piena, e la situazione è rapidamente degenerata, trasformando strade come Viale Zara in veri e propri corsi d’acqua.
Conseguenze dell’alluvione
Le strade allagate hanno intrappolato veicoli, mentre i negozi e i bar hanno tentato di proteggersi con sacchi di sabbia. Allo stesso tempo, i sistemi di trasporto pubblico hanno subito gravi disagi, con molte stazioni metro chiuse per motivi di sicurezza. Anche il Palazzo di Giustizia ha subito danni, con il tribunale invaso dall’acqua, bloccando tutte le operazioni legali.
Questo quadro drammatico è aggravato dalle previsioni meteo, che indicano un persistere di condizioni avverse anche nei giorni successivi. L’assessore alla Protezione Civile, Marco Granelli, ha confermato che i temporali hanno colpito duramente la città, lasciando la popolazione in uno stato di allerta.