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La letteratura come strumento di cambiamento sociale: il caso di ‘Passaporto per la Felicità’

La presentazione del romanzo di Giustiniano La Vecchia si trasforma in un'opportunità per sostenere i giovani contro l'abbandono scolastico.

Diciamoci la verità: il mondo della letteratura non è solo un angolo di svago, ma può diventare un potente alleato nella lotta contro l’abbandono scolastico. Questo è precisamente ciò che accadrà il 4 settembre a Milano, quando il romanzo ‘Passaporto per la Felicità’ di Giustiniano La Vecchia sarà presentato non solo come un’opera letteraria, ma come un autentico strumento di cambiamento sociale. In un’epoca in cui la dispersione giovanile è un problema allarmante, questo evento si propone di fare la differenza, dimostrando che l’arte e l’impegno sociale possono andare di pari passo.

Un romanzo che fa riflettere

Il libro di La Vecchia non è un semplice racconto, ma un viaggio attraverso dieci luoghi emblematici che si estendono su quattro continenti. Da Lisbona a Reykjavík, passando per spiritualità e introspezione, ogni capitolo invita il lettore a riflettere su questioni esistenziali da un punto di vista nuovo. La realtà è meno politically correct: troppi giovani si trovano in situazioni di vulnerabilità, privati di opportunità e senza una direzione chiara per il futuro. Ogni copia di questo romanzo venduta contribuirà a finanziare iniziative che mirano a contrastare tale fenomeno, offrendo supporto a chi ne ha più bisogno.

So che non è popolare dirlo, ma il sistema educativo tradizionale spesso fallisce nel tenere il passo con le necessità dei ragazzi di oggi. L’abbandono scolastico è un sintomo di una crisi più profonda, e l’arte può giocare un ruolo fondamentale nel risvegliare le coscienze e stimolare una rinascita culturale. ‘Passaporto per la Felicità’ si propone di essere non solo un libro da leggere, ma un catalizzatore di cambiamento. Le sue pagine invitano tutti a riflettere e a cercare risposte, senza fornire soluzioni facili, ma piuttosto suggerendo un cammino di crescita personale.

Un’asta benefica per il futuro dei giovani

La serata del 4 settembre non si limiterà alla presentazione del libro: sarà anche un’asta benefica che vedrà in mostra opere dell’artista Eliana Baruffi, ispirate ai capitoli del romanzo. Il ricavato dell’asta andrà a finanziare borse di studio per giovani provenienti da contesti economici svantaggiati. La realtà è che la maggior parte dei ragazzi che abbandonano la scuola non lo fa per scelta, ma per mancanza di alternative. Progetti come quelli di Hubrains, fondati da La Vecchia, cercano di colmare questo vuoto, creando opportunità concrete di formazione e crescita.

In un’epoca in cui il valore dell’istruzione sembra essere messo in discussione, iniziative come queste sono fondamentali. L’evento di Milano promette di essere un momento di grande coinvolgimento, con musica dal vivo e letture drammatizzate che renderanno ogni interazione un passo verso un cambiamento reale. Dobbiamo chiederci: quale futuro vogliamo costruire per le nuove generazioni? E quali strumenti abbiamo a disposizione per farlo?

Riflessioni finali: l’importanza di un pensiero critico

La presentazione di ‘Passaporto per la Felicità’ è solo un piccolo tassello di un mosaico più ampio, ma rappresenta un passo significativo verso la creazione di un futuro migliore per i giovani. Sostenere l’istruzione e il benessere dei ragazzi non è solo un dovere sociale, ma una questione di giustizia. Se non iniziamo a prestare attenzione a questi temi, i costi sociali saranno enormi. Il re è nudo, e ve lo dico io: chiudere gli occhi di fronte a questa realtà equivale a condannare una generazione intera a un futuro incerto. Invito tutti a riflettere e a contribuire, ognuno nel proprio piccolo, affinché la letteratura non sia solo un passatempo, ma un motore di cambiamento.

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