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Scandalo a Milano: adescamento e violenza sessuale in un finto centro medico

Due uomini arrestati per un sistema di violenza sessuale mascherato da opportunità lavorativa.

Immagine di un finto centro medico a Milano coinvolto in scandalo
Scandalo a Milano: adescamento e violenza in un centro medico fasullo.

Un sistema di adescamento ben congegnato

La recente scoperta di un presunto sistema di adescamento a Milano ha scosso l’opinione pubblica. Due uomini, Antonio Cirla e Alessandro Possati, sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale aggravata e di gruppo. Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo Radiomobile, hanno rivelato che almeno 135 donne sono state ingannate con la promessa di un lavoro in un finto centro clinico, denominato “Centro Clinico Italia”. Questo caso solleva interrogativi inquietanti sulla sicurezza delle donne e sull’efficacia dei controlli nel settore del lavoro.

Il modus operandi degli arrestati

Secondo le informazioni emerse, le vittime venivano contattate attraverso annunci di lavoro online. Fingendosi assistenti, Cirla e Possati proponevano ruoli per video didattici, promettendo compensi allettanti. Una volta giunte nel sedicente studio, che in realtà era un appartamento in affitto, le donne venivano convinte a spogliarsi e sottoposte a visite ginecologiche che si trasformavano in atti sessuali. I video venivano registrati in modo professionale e successivamente diffusi in rete o condivisi in gruppi privati, aggravando ulteriormente la gravità della situazione.

Le vittime e le indagini in corso

Le indagini hanno portato alla luce sei giovani donne identificate come vittime accertate di abusi, con tre di esse che avrebbero subito più episodi in momenti diversi. Altre donne, intuendo l’inganno, si sono rifiutate di proseguire e sono riuscite ad allontanarsi. Le perquisizioni hanno rivelato materiale video a sfondo sessuale registrato durante gli episodi di violenza, e nel dispositivo di Possati sono state trovate immagini di natura pedopornografica. Questo ha portato i carabinieri a indagare ulteriormente per scoprire se ci siano altri soggetti coinvolti in questa rete di sfruttamento.

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