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Passaggio di consegne nell’operazione strade sicure a Milano

Il Colonnello Roberto Spampanato subentra al Colonnello Massimiliano Ferraresi

Cerimonia di passaggio di consegne a Milano per Strade Sicure
Cerimonia di passaggio di consegne nell'operazione Strade Sicure a Milano.

Un nuovo capitolo per l’operazione strade sicure

Oggi, presso la caserma “S. Barbara” di Milano, si è svolto un importante evento per la sicurezza del territorio: il passaggio di consegne al Raggruppamento “Lombardia Trentino-Alto Adige” dell’Esercito Italiano nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”. Questo avvicendamento segna un momento cruciale dopo sette mesi di operazioni sotto il comando del Colonnello Massimiliano Ferraresi, che ha guidato il 3° Reggimento artiglieria terrestre da montagna. Il nuovo comandante, il Colonnello Roberto Spampanato, proviene dal 10° Reggimento Genio Guastatori, portando con sé una vasta esperienza e competenza.

Un’operazione strategica per la sicurezza pubblica

Il Raggruppamento, che si estende dal Brennero fino a Milano, è composto da diverse unità dell’Esercito, tra cui gli artiglieri della Brigata Alpina “Julia” e i guastatori della 132^ Brigata Corazzata “Ariete”. Il mandato di questo raggruppamento è chiaro: condurre attività di controllo e pattugliamento del territorio in collaborazione con le Forze di Polizia. Questo approccio integrato è fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini e per monitorare le aree metropolitane e i punti sensibili.

Obiettivi e strategie di intervento

Le operazioni di pattugliamento non si limitano a una mera presenza sul territorio, ma includono azioni strategiche per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali. L’Esercito Italiano si impegna a utilizzare dispositivi reattivi, visibili e flessibili, per affrontare le sfide della sicurezza pubblica. Tra gli obiettivi prioritari da presidiare ci sono aree urbane di interesse storico e culturale, sedi diplomatiche, luoghi di culto, stazioni ferroviarie e aeroporti. Questi luoghi, spesso affollati e vulnerabili, richiedono un’attenzione particolare, in risposta alle esigenze espresse dai Prefetti e in stretta collaborazione con le amministrazioni locali.

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