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Sgombero di edifici abbandonati a Milano: un intervento necessario

Interventi coordinati per la sicurezza e la riqualificazione urbana a Milano.

Intervento di sgombero di un edificio abbandonato a Milano
Scopri l'importanza dello sgombero degli edifici abbandonati a Milano.

La situazione degli edifici abbandonati a Milano

Negli ultimi anni, Milano ha affrontato un crescente problema legato agli edifici abbandonati e occupati abusivamente. Questi immobili, spesso in stato di degrado, rappresentano non solo un rischio per la sicurezza pubblica, ma anche un ostacolo alla rigenerazione urbana. Recentemente, l’unità operativa della polizia locale, in collaborazione con la polizia di Stato, ha effettuato un importante intervento di sgombero in via Stamira d’Ancona, nel quartiere Turro. Questo edificio, mai completato, era diventato rifugio per dieci occupanti abusivi, che sono stati allontanati per garantire la sicurezza dell’area.

Interventi coordinati per la sicurezza

Marco Granelli, assessore comunale alla Sicurezza, ha sottolineato l’importanza di un approccio coordinato tra diversi enti, tra cui la Polizia locale e il Municipio 2. “Negli ultimi due anni abbiamo tentato più volte di allontanare gli occupanti”, ha dichiarato Granelli. “Da quest’estate, abbiamo lavorato insieme per trovare una soluzione, emettendo un’ingiunzione alla proprietà e coordinando le operazioni di sgombero e messa in sicurezza con Prefettura e Questura”. Questo intervento non è isolato; infatti, pochi giorni dopo, è stato effettuato un secondo sgombero nel comune di Segrate, evidenziando un impegno costante nella lotta contro l’occupazione abusiva.

Le conseguenze per le famiglie coinvolte

Il cantiere di via Stamira d’Ancona, avviato nel 2014 con l’intento di realizzare un progetto residenziale, ha lasciato molte famiglie in una situazione difficile. Gli appartamenti promessi non sono mai stati costruiti, e le famiglie che avevano investito somme significative si sono ritrovate senza casa. Alcuni di loro stanno ancora aspettando di ricevere indietro gli acconti versati, che in alcuni casi ammontano a cifre considerevoli, tra 50 e 70 mila euro. La situazione è complicata dalla mancanza di capacità edificatoria nell’area e dalle difficoltà nel trovare un accordo tra le parti coinvolte. La speranza è che, attraverso trattative e interventi mirati, si possa finalmente dare una risposta a queste famiglie e contribuire alla riqualificazione dell’area.

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