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Corte e piazzetta al palo: “Desideriamo comprendere il motivo.”

Rivitalizzazione della Corte Bellaviti e restauro della piazzetta della chiesa di San Francesco: i progetti sono pronti, ma la Sovrintendenza ai beni ambientali frena il procedimento. Nel caso della corte rurale, l’ente deve dare il via libera alla vendita a un privato, nell’ambito di un piano di recupero che include residenze, una nuova piazza e spazi per il Comune. Per quanto riguarda gli esterni del complesso monastico, si attende l’approvazione di un progetto che possa sistemare l’area attualmente utilizzata come parcheggio. Questo è il secondo tentativo: una prima proposta era stata respinta l’anno scorso, mentre la revisione è stata presentata per un parere lo scorso mese di primavera.

“Sono due iniziative fondamentali per la riqualificazione del nostro centro storico,” afferma Gian Paolo Olivari, assessore ai Lavori pubblici. “Aspettiamo da molto tempo; nelle prossime giornate contatteremo l’ente di tutela per avere aggiornamenti.” La Corte Bellaviti, conosciuta anche come Lupi Caccia e situata accanto al municipio, è inserita tra i beni culturali della Lombardia. Composta da diversi edifici, era già registrata nei catasti del settecento e ottocento. Il progetto di rinascita è iniziato anni fa, dopo un lungo periodo di trascuratezza e degrado.

Un intervento iniziale è stato realizzato, portando alla creazione del nuovo centro per gli anziani. Tuttavia, il progetto ha subito un arresto a causa della vendita di un secondo lotto, di dimensioni più ampie. Nel 2021 si era avviata una procedura di alienazione, quasi completata, ma il progresso si è bloccato. “Siamo in attesa”, afferma Olivari, “poiché la legge stabilisce che, in caso di vendita di beni soggetti a vincoli, l’ente di tutela debba avere un diritto di prelazione, rinunciando poi se consente il trasferimento a terzi. Aspettiamo una risposta ufficiale da un bel po’”.

Anche accanto alla chiesa di San Francesco, un convento-ospizio risalente al XIII secolo e importante per il suo valore storico e architettonico, si vive un periodo di attesa. Questo monumento è gestito da un’associazione culturale che organizza mostre ed eventi. Il piano per ristrutturare il piazzale esterno e migliorare gli impianti e l’illuminazione interna è in fase di sviluppo sin dai tempi delle compensazioni Teem. La prima proposta è stata restituita con richieste di modifica, in particolare riguardo alla scelta del materiale per la pavimentazione, considerato non adatto. Una revisione del progetto è stata inviata all’inizio dell’anno scorso.

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