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“Sayer”, il vandalismo ricorrente nelle scuole di Milano: “Prende di mira le pareti appena ristrutturate”

Graffitaro "Sayer" colpisce le scuole di Milano: autorità indagano e si cercano soluzioni per proteggere gli edifici ristrutturati

Milano – Le murate sono state imbrattate con vernice spray, segno del passaggio del graffitaro noto come “Sayer”. Le sue vittime preferite sono gli edifici scolastici, in particolare quelli recentemente ristrutturati. L’ultimo intervento ha riguardato la scuola primaria Pimentel in via Russo, nella zona di Turro, dove i lavori di restauro effettuati dal Comune si erano conclusi solo dieci giorni fa, come riportato da Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento dei comitati milanesi e esperta in vandalismo legato al graffitismo. “Sayer ha agito durante il fine settimana”, ha dichiarato.

Anche l’istituto tecnico Pier Paolo Pasolini in via Bistolfi, situato nella zona Ortica, ha subito lo stesso destino, poco dopo essere stato ripulito da volontari. Lo stesso accadimento ha interessato l’Istituto Vespucci in viale Rimembranze di Lambrate. “Le sue opzioni si ritrovano anche sui social media; speriamo che venga rapidamente identificato e perseguito. Le scuole meritano rispetto”, ha sottolineato Minoletti. Le autorità stanno attualmente investigando su questo imbrattatore seriale, tramite il Nucleo per la tutela del decoro urbano della polizia locale.

Attività investigative in corso

Le attività investigative non si arrestano: nell’ultimo anno, gli agenti hanno preso in esame 53 individui. Sono state effettuate 27 perquisizioni e confiscati 30 oggetti, tra cui bombolette spray e pennarelli indelebili, oltre a computer e memorie USB. Le notizie di reato trasmesse ammontano a 207, con 194 denunce presentate. Tra le recenti operazioni, spicca quella del 13 settembre riguardante cinque sospettati di età compresa tra i 20 e i 30 anni, appartenenti a varie bande, responsabili di numerosi atti di vandalismo nella città e nei dintorni. Le indagini erano iniziate a gennaio, quando una pattuglia ha sorpreso in flagranza due writer. Da quel momento, è emersa una rete di vandali dediti ai graffiti.

Preservare l’integrità degli edifici

Attualmente, si sta indagando su un caso denominato “Sayer”. Come sottolinea Minoletti, questo episodio mette in luce l’urgenza di sviluppare strategie per preservare l’integrità degli edifici, sia pubblici che privati, appena ristrutturati. È cruciale non vanificare gli interventi di pulizia, evitando che si diffonda l’idea che “ripulire non ha senso, poiché tutto verrà nuovamente imbrattato”. Il Coordinamento dei comitati milanesi ha proposto di creare un registro dei RAL, gestito dal Comune, per i palazzi pubblici e privati, al fine di velocizzare i processi di ripristino. Un’altra idea è quella di fornire latte di vernice del colore utilizzato a portinai, condomini, genitori delle scuole e volontari, per facilitare la ritinteggiatura delle mura in caso di vandalismo.

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