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L’ansia pervade la comunità ebraica: “Siamo sull’orlo di una persecuzione contro gli ebrei”

La comunità ebraica esprime il suo timore: “Ci troviamo sull’orlo della persecuzione degli ebrei”
Questa affermazione è stata fatta da Walker Meghnagi, leader della comunità ebraica di Milano, dopo la manifestazione pro-Palestina che si è tenuta sabato scorso. Durante l’evento, era visibile un cartello denigrante verso Liliana Segre, nota figura ebraica e senatrice a vita.
“Dobbiamo sottolineare la gravità di ciò che è stato mostrato sabato scorso a Milano dai manifestanti pro-Palestina”, ha dichiarato Meghnagi. “Ciò dimostra la mancanza di limiti nel mostrare comportamenti che sono chiaramente inaccettabili”. Questa situazione, aggiunge, è un evidente esempio di un odio antisemita cieco e chiamate al genocidio che possono essere paragonate a quelle dei nazisti e dei fascisti degli anni ’30 e ’40 del secolo scorso.
Egli continua dicendo che c’è stata “una regressione totale e completa della sensibilità, moralità e progresso educativo e culturale che le società civili occidentali avevano realizzato dopo la Seconda Guerra Mondiale”. Questa situazione rappresenta un ritorno a un “medioevo” che credevamo di aver superato. “È con grande angoscia e incredulità che vediamo emergere tempi oscuri della storia”, ha concluso.

L’alterazione e l’insulto continuo dei principi che descrivono le società democratiche e libere, senza alcuna reazione da parte di queste, rappresenta un’ulteriore fonte di grande ansia. Inevitabilmente, ciò comporta una regressione ulteriore, accompagnata da una elevazione della tensione da parte di tali gruppi. Siamo a un soffio dall’inizio della persecuzione degli ebrei e da azioni di violenza manifesta nei confronti degli enti ebraici religiosi e laici e dei loro delegati”, ci mette in guardia.

Pertanto, Meghnagi ha invocato le istituzioni, date anche le imminenti celebrazioni del 7 ottobre, anniversario dell’inizio del conflitto. C’è un richiamo al governo, “a cui esprimiamo la nostra profonda gratitudine per il sostegno e la comprensione che non ci hanno mai fatto mancare”, ha spiegato, ” affinché siano adottate misure di prevenzione e, in caso vengano ignorate, anche di resistenza, se queste tipologie di ‘dimostrazioni’ dovessero materializzarsi nelle nostre aree pubbliche”. Un altro “richiamo” è rivolto ai “partiti d’opposizione, affinché anche essi si distanzino da quest’universo da cui nascono tali dimostrazioni”.

Davide Romano, a capo del Museo della Brigata ebraica, condivide la stessa frustrazione. “Abbiamo sopportato fin troppo di queste continue espressioni di rancore e le loro minacce rivolte non solo alla gente comune, ma anche a figure come la senatrice Liliana Segre. Mi stupisce come il nostro governo possa essere così trascurato, permettendo a questi manifestanti di aggredire persone che hanno già sofferto enormemente nelle loro vite a causa di Auschwitz. Questi individui sono tanto spietati da appoggiare apertamente un’organizzazione mafiosa e terroristica come Hezbollah. E’ giunto il momento – ha affermato – di porre fine a queste continue intimidazioni mafiose lanciate da vari sostenitori pro Palestina contro cittadini italiani che non condividono le loro idee”.

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