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“Addomestichiamo Milano”, esclama l’architetto antropologo Franco La Cecla

L’antropologo e architetto Franco La Cecla ha proposto alcune idee semplici e a basso costo che potrebbero fare la differenza nelle periferie urbane come il quartiere Corvetto di Milano. Tra le sue proposte vi sono la colorazione dell’asfalto in bianco, l’introduzione di boschi urbani e la realizzazione di strade adatte ai pedoni. Questi temi sono approfonditi anche nel suo ultimo libro, “Addomesticare l’architettura-L’Occidente e la distruzione dell’abitare”, nel quale La Cecla, che insegna Antropologia dei media alla Naba di Milano, si confronta con la questione della città moderna.

Secondo l’antropologo, la modernità ha distrutto l’idea tradizionale di abitare, denunciando la condanna borghese della vita domestica e della cultura vicinale. Afferma che le costruzioni moderne non rispondono alle necessità reali delle persone e che il mercato non segue le vere necessità. Come esempi di questo paradosso, cita il fatto che un terzo degli uffici freschi di costruzione a New York rimane vuoto, così come accade in Cina con nuovi edifici.

La Cecla suggerisce di ripensare completamente il sistema partendo da piccoli passi. Ad esempio, nel quartiere in fase di transizione del Corvetto a Milano, si potrebbe incominciare dall’asfalto. Solo con la sua colorazione in bianco si potrebbe ridurre la temperatura di due gradi. Inoltre, sottolinea che l’uso di asfalto, un derivato del petrolio, per i marciapiedi è un’evidente assurdità.

C’è bisogno di rivedere il concetto di mobilità: è inconcepibile che delle macchine di 4 metri abbiano la possibilità di occupare un parcheggio cittadino. Perché in Italia siamo così in ritardo nell’adozione del veicolo elettrico, con un gap di 25 anni? Milano, pur essendo una città di dimensioni ridotte, potrebbe subire un cambiamento radicale in poche settimane e con un investimento minimo, anche attraverso l’incremento del verde urbano. Come si potrebbe fare? Ad esempio, promuovendo la crescita di boschi all’interno della città, utilizzando il potere di piante come il bambù per raffreddare l’ambiente. Le strade dovrebbero essere trasformate in spazi in cui si possa camminare o sostare in tutta sicurezza. I sindaci hanno il potere di adottare queste decisioni autonomamente, purché esista la volontà politica. Milano, che non ha subito cambiamenti significativi anche dopo la pandemia, deve essere “addomesticata”.

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