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Nonostante gli anni ’90 siano passati, Naomi, l’ex top model, continua ad avere un seguito nonostante la fila ridotta: “Resta pur sempre un simbolo che promuove la diversità”

Naomi Campbell, nota icona della moda degli anni ’90, si è presentata in Galleria Vittorio Emanuele per un evento esclusivo di firma di copie. Tuttavia, solo una cinquantina di persone l’hanno attesa, un numero molto basso rispetto alle aspettive. La scena era quasi deserta presso la libreria Rizzoli, forse a causa del fatto che l’evento era riservato a coloro che avevano acquistato il suo libro “Naomi in fashion“. Ciò potrebbe anche essere dovuto al fatto che, per molti, la “Venere Nera” evoca un mondo perduto nel tempo. In contrasto, un negozio di Prada nelle vicinanze aveva una fila lunghissima di persone in attesa di interagire con un’installazione telefonica creata dall’artista Miranda July per la loro campagna pubblicitaria autunno / inverno. Questo mette in evidenza il cambio di generazione nel mondo della moda.

Nonostante ciò, non si può negare il leggendario percorso di Naomi Campbell. La supermodella, attrice e cantante britannica di origini giamaicane, è stata una delle donne più ammirate al mondo per la sua bellezza radiante. Anche alla veneranda età di 54 anni, la sua carica magnetica rimane immutata. La sua carriera le ha permesso di sfilare per le più prestigiose maison di moda del mondo, tra cui Prada, Versace, Valentino e Dolce & Gabbana. Il suo successo globale si consolidò nel 1988, quando apparve sulle copertine di Vogue e Time Magazine. Inoltre, la sua vita personale include storie d’amore famose come quella con Flavio Briatore, ex team principal della Formula 1, e la nascita di due figli nel 2021 e 2023 tramite surrogazione.

Non ha mai trascurato il suo ruolo nel campo sociale. L’ex presidente sudafricano Nelson Mandela l’ha onorata come “nipote ad honorem”. Ha dato un contributo significativo nella guerra contro la povertà in Africa, è stata un sostegno per i sopravvissuti dell’uragano Katrina e ha preso parte attiva nelle campagne anti-razzismo. È considerata un’innovatrice, in quanto ha contribuito a creare un posto per le persone di colore nel mondo della moda. Questo è ciò che sottolinea Airin Eddie, una delle sostenitrici che la aspettava. “È ancora un simbolo, specialmente per me che sono di origine africana”. Sophia Grace Cortesi, sua figlia, è della stessa opinione: “Mi sento molto connessa a lei, poiché il mio sogno è diventare una modella e mi ispira a prendere questa direzione”. Il suo spirito coraggioso continua a motivare anche i giovani. “Naomi simboleggia il valore della diversità – spiega Eileen Akbarali – e può trasmettere questo messaggio anche alla ‘Generazione Z’, che attribuisce grande importanza a questo concetto”. Nonostante la folla ridotta che la aspettava ieri, c’è la possibilità che questa icona abbia ancora molto da comunicare alle nuove generazioni.

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