Remigio Marangoni, un ex vicebrigadiere, ha celebrato i suoi cent’anni a Segrate. La celebrazione è stata guidata dal Generale di Brigata Pierluigi Solazzo, comandante provinciale dei carabinieri di Milano, insieme al Tenente Colonnello Agostino Scala, Maggiore Paolo Zupi, Comandante della Compagnia di San Donato Milanese, Generale in congedo Nazareno Giovannelli e alcuni membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Segrate e Desenzano del Garda (Brescia). La visita è stata organizzata per esprimere gli auguri di tutta l’Arma a Marangoni.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il 2 giugno 1944, Marangoni e altri carabinieri furono catturati dai tedeschi. Inizialmente furono trasportati a Milano con autocarri, prima di venire caricati su vagoni merci diretti a Eger, un villaggio polacco vicino ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau. Marangoni restò prigioniero dei tedeschi fino ad aprile 1945, viaggiando da Romania a Ungheria, fino alla Slovacchia. Qui, riuscì a fuggire e a raggiungere Spittal, vicino al confine italiano di Tarvisio, in Friuli, ancora a bordo di un autocarro. Pochi giorni dopo, Marangoni ritornò in Italia, dove insieme ad altri carabinieri, fu impegnato nella gestione dell’ordine pubblico.
Il secolo di vita di Marangoni, ex carabiniere, è una testimonianza significativa degli eventi della Seconda guerra mondiale in Italia.
La necessità di preservare la memoria e i ricordi di quell’epoca turbolenta ha portato il vicebrigadiere a visitare regolarmente le scuole per raccontare alle nuove generazioni le sue esperienze. Ha inoltre guidato gli studenti in visite nei luoghi storici. La sua dedizione gli ha valso numerosi riconoscimenti.