Nonostante l'ordinanza del sindaco preveda l'accensione dal 29 ottobre, molti condomini hanno deciso di aspettare per risparmiare
Milano posticipa nuovamente la data di accensione dei riscaldamenti. Molti condomìni privati – ottenuta l’unanimità dell’assemblea degli inquilini – hanno deciso in autonomia di rimandare al 5 novembre.
Riscaldamento posticipato a Milano: la scelta per risparmiare
Leonardo Caruso, presidente di Anaci, l’associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari, chiarisce: “Una decisione presa in virtù di due fattori: da un lato, il clima mite di quest’autunno e dall’altro i rincari dell’energia che, per alcuni grandi stabili, vuol dire una previsione di spesa che, per il 2022-2023, può arrivare anche fino a 100 mila euro in più”.
Il rinvio dell’accensione delle caldaie influisce positivamente anche sull’ambiente: “Per quanto oggi preoccupi soprattutto il lato economico, c’è un impatto ambientale che non possiamo sottovalutare”, sottolinea Caruso.
Riscaldamento posticipato a Milano: nessun rinvio per le case popolari
Nessun rinvio, invece, per le case popolari a gestione comunale.
Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa, spiega: “Salvo cambi dell’ultimo minuto, che comunque non potranno avvenire più tardi di domani, al momento partiamo con i riscaldamenti dal 29 ottobre. Anche perché non vogliamo far passare il messaggio che chi vive negli alloggi popolari debba avere maggiori difficoltà ad affrontare le stagioni più rigide“.
Qualora le temperature dovessero mantenersi al di sopra della media stagionale, si potrebbe tenere in considerazione l’ipotesi di accendere i riscaldamenti per meno ore al giorno rispetto alle 13 del decreto Energia o a un grado in meno dei 19 tollerati.
LEGGI ANCHE: Caro bollette, settimana corta per i dipendenti del Comune di Milano