Maggio è stato il secondo più caldo degli ultimi 125 anni. Negli ultimi tre mesi la quantità di precipitazione rilevata è superiore solo a quella del 1997
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Secondo le rilevazioni della Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo- la primavera meteorologica meneghina è stata una tra le più calde e più asciutte di sempre.
Milano, una delle primavere più calde e asciutte: maggio
A Milano sono stati registrati solo 55.7 mm di precipitazioni. La temperatura media del trimestre è stata di 15.6 °C, superiore di 0.8 °C al valore tipico del periodo. Il mese di maggio è stato il secondo più caldo dal 1897 a oggi, superato solo da quello del 2003. Dal 10 al 28 maggio le massime hanno superato i 25 °C: il 21 maggio, invece, è stata rilevata la temperatura più elevata della stagione (32.8 °C). Verificati sette giorni con temperatura massima superiore ai 30 °C e sei notti con temperatura minima maggiore di 20 °C.
Milano, una delle primavere più calde e asciutte: marzo e aprile
Anche il mese di marzo e quello di aprile risultano essere stati più caldi della norma. Il 15 aprile, poco prima di Pasqua, la massima ha raggiunto un valore pari a 25.7 °C. Il trimestre, invece, ha registrato una minima assoluta pari a 2.3 °C nella giornata del 9 marzo. L’8 marzo è stata segnalata la massima più bassa (9.2 °C). Nel corso della stagione ci sono stati solo 10 giorni di pioggia.
Milano, una delle primavere più calde e asciutte: precipitazioni quasi inesistenti
Tra l’inverno e la primavera si sono verificati ben 42 giorni consecutivi senza precipitazioni. Dopo soli due giorni di pioggia hanno fatto seguito altri 22 giorni asciutti. Quando è stato il primo temporale dell’anno? Il 1° aprile. Nelle varie zone della città si sono verificate notevoli differenze: a Milano Bovisa, ad esempio, sono stati rilevati 118 mm di precipitazioni, più del doppio rispetto a Milano Centro.
La Fondazione OMD promuove e sviluppa programmi di studio e ricerca nel campo della meteorologia e della climatologia applicate, in particolare: pianificazione urbana, salute pubblica, progettazione e logistica. Inoltre, si occupa della divulgazione dei risultati delle ricerche supportate, al fine di valorizzare e rendere disponibile tale patrimonio. Possiede una rete nazionale di 50 stazioni meteorologiche urbane di qualità certificata. Dati, rilevazioni e osservazioni ricavati grazie alla rete vengono utilizzati per realizzare e promuovere studi di climatologia e meteorologia in collaborazione con organismi istituzionali e realtà accademiche di rilevanza nazionale ed internazionale.
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