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Ancora proteste degli studenti: occupato il liceo Parini

Proseguono le proteste degli studenti contro la DAD: occupato il liceo Parini di Milano.

Ancora proteste degli studenti: occupato il liceo Parini a Milano
Ancora proteste degli studenti: occupato il liceo Parini a Milano

A Milano proseguono le proteste degli studenti per dire basta alla didattica a distanza e per poter tornare in classe in sicurezza. Durante la mattina di oggi, lunedì 18 gennaio 2021, una trentina di ragazzi e ragazze hanno occupato il liceo classico Parini, seguendo l’esempio del Manzoni.

Gli studenti hanno occupato il cortile del liceo classico Parini, dichiarando che si fermeranno anche durante la notte per mandare un segnale forte alle istituzioni.

Milano, occupato il liceo classico Parini

Gli studenti delle superiori di tutta Italia protestano ormai da mesi per poter tornare a scuola in sicurezza e dire basta alla didattica a distanza.

Gi studenti vogliono riprendersi i loro spazi e la loro scuola, tornando a vivere il sapere e la socialità in classe: molte sono state le proteste in tutto il paese, e proprio stamattina il liceo classico Parini è stato occupato dai suoi studenti.

Nella notte si sono registrati altri atti di protesta promossi dai collettivi degli studenti di Milano.

I militanti spiegano le loro proteste attraverso i canali social: “L’azione di questa notte, promossa dal Comitati in Difesa della Scuola, vuole essere un chiaro atto di attacco e denuncia a una classe politica divisa e senza prospettiva sociale. Saremo noi a occuparci della scuola. A noi viene negata la possibilità di frequentare il luogo che dovrebbe arricchirci culturalmente e umanamente. Voi che invece avreste il dovere di prendere decisioni per il nostro futuro vi limitate a miseri giochi di potere per difendere qualche colore politico o poltrona. Dopo 8 mesi di immobilismo siamo ancora costretti a chiedervi più spazi, più trasporti, più assunzioni, più sicurezza, più soldi... Le stesse rivendicazioni portate da maggio. È arrivato il momento, e le occupazioni degli ultimi giorni lo dimostrano, che i giovani si riprendano i loro diritti, il loro presente e il loro futuro. Vi chiudiamo fuori come voi avete chiuso fuori noi”.

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