La preside del liceo Manzoni ha fatto marcia indietro sulla delibera che prevedeva la media del 9 come criterio di ammissione alle prime.
Niente più media del nove e casa in centro come criterio di ammissione per il liceo classico milanese. Dopo le proteste degli studenti del Manzoni, contrari a rendere il proprio liceo un “scuola dell’eccellenza”, la preside Milena Mammani ha fatto marcia indietro sulla decisione presa dal consiglio d’istituto nei giorni precedenti.
La preside del Manzoni fa marcia indietro
La decisione approvata dal consiglio di istituto con 15 voti favorevoli e 4 contrari prevedeva l’ammissione alle classi prime per l’anno scolastico 2021/2022 dando la precedenza agli studenti con la media del 9 e del 10 in seconda media. Questo, a detta del documento stilato dalla dirigente scolastica, “in ragione delle conseguenze legate all’attuale situazione sanitaria che ha impedito le naturali dinamiche per quanto attiene al numero di classi del liceo Manzoni“. Il liceo dovrà infatti iniziare il prossimo anno scolastico con 8 classi prime.
I nuovi criteri avrebbero dunque dato la precedenza agli studenti con una media molto alta in seconda media nelle materie di italiano, matematica e inglese. A ciò si sarebbe aggiunto il criterio terrioriale, già vigente, “che vede in successione di priorità decrescente le zone 1, 4, 5, 6 e 7 del Comune di Milano; poi le rimanenti zone di Milano; poi i Comuni dell’hinterland senza distinzione al loro interno“.
Il criterio stabilito dal liceo ha però scatenato le proteste degli studenti, i quali sono contrari a rendere la propria scuola, nota per essere aperta a tutti senza ddiscriminazioni, “elitaria e d’eccellenza“. In seguito ai numerosi dissensi la preside del liceo ha perciò fatto marcia indietro, e ha sospeso la delibera in attesa di un ulteriore confronto.
