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Coronavirus, stop a distanza sui mezzi “Se i passeggeri sono in linea”

Applicando una deroga prevista dal Dpcm, il Comune di Milano ha abolito l'obbligo del distanziamento sui mezzi pubblici in particolari circostanze.

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Applicando una specifica deroga prevista dall’ultimo Dpcm del 14 luglio, il Comune di Milano ha disposto la non obbligatorietà del distanziamento di un metro sui mezzi pubblici qualora i passeggeri siano: “Posizionati in linea orientati nello stesso senso” e “guardino nella stessa direzione”. Una modifica alle disposizioni anti coronavirus, riferita sia alle persone sedute che a quelle in piedi, che consentirà di aumentare fino al 60% la capienza dei mezzi pubblici milanesi per quanto riguarda metropolitane, autobus, tram e filobus.

Coronavirus, deroga al distanziamento sui mezzi

Sulla deroga si è espresso l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli, che ha dichiarato: “Non abbassiamo la guardia ma riteniamo che la deroga al metro di distanza possa essere interpretata anche come un segnale rassicurante sull’utilizzo dei nostri bus, metro e tram. Intanto Atm continua il suo lavoro di sanificazione di tutte le vetture affinché viaggiare sia sicuro per i passeggeri ai qui continuiamo ad appellarci affinché si attengano con scrupolo alle regole”.

A bordo dei mezzi pubblici resta tuttavia l’obbligo di indossare la mascherina, rimasto in vigore nonostante la nuova ordinanza della Regione Lombardia che ne disponeva l’abolizione a partire dal 15 luglio per quanto riguarda gli spazi aperti dov’è possibile mantenere la distanza di sicurezza di un metro. Secondo quanto disposto dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha accolto positivamente l’ordinanza firmata dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, la mascherina rimane inoltre obbligatoria anche all’interno dei luoghi chiusi e degli esercizi commerciali.

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