Cancellava le multe dal sistema informatico in cambio di soldi contanti: è ora agli arresti domiciliari il vigile di Milano.
Arrestato il vigile di Milano che cancellava multe dal sistema informatico in cambio di contanti. Gli investigatori hanno documentato la definizione fraudolenta di 71 ordinanze di ingiunzione prefettizie, con un danno all’Ente comunale di oltre 12 mila euro. Coinvolti anche 33 cittadini, denunciati come concorrenti nell’attività fraudolenta.
Vigile arrestato per frode informatica a Milano
Viene chiamata Ghisa Scura l’inchiesta che già nel luglio del 2019 aveva condotto all’arresto di tre donne, un agente e due operatrici amministrative, dello stesso comando di Polizia locale. Il 23 giugno invece si è arrivati a un altro vigile, ora agli arresti domiciliari grazie all’intervento dei carabinieri insieme alla polizia locale e a seguito di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Milano su richiesta della locale Procura della Repubblica. L’uomo in questione è accusato di accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica ai danni della pubblica amministrazione e falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale.
Agiva modificando i dati del sistema informativo di gestione delle contravvenzioni al codice della strada. In questo modo i cittadini concordi regolarizzavano formalmente la propria posizione debitoria, conseguenza di ingiunzioni per infrazioni stradali. L’arrestato in cambio chiedeva un pagamento in contanti di una cifra di molto inferiore a quanto realmente dovuto. Inutile dire che in Comune di Milano non riceveva nemmeno una piccola parte di quanto guadagnato dal vigile. 33 i cittadini denunciati per essere coinvolti nella vicenda, tra cui medici, artigiani e ristoratori.
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