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Suocero ucciso a Rozzano: killer condannato a 20 anni di carcere

È stato condannato a 20 anni di carcere l'uomo accusato di aver ucciso il suocero a Rozzano dopo che quest'ultimo aveva abusato della figlia.

suocero ucciso a rozzano
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Si è concluso il processo con rito abbreviato contro l’uomo accusato di aver ucciso il suocero a Rozzano, nel febbraio 2019, dopo che quest’ultimo aveva abusato di sua figlia. Il 35enne responsabile dell’omicidio è stato condannato a 20 anni di carcere. Sono 18, invece, gli anni di detenzione che dovrà scontare il complice, un ragazzo di 27 anni. Il pm aveva chiesto la condanna all’ergastolo per entrambi gli imputati in quanto accusati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Il gup Aurelio Barazzetta ha però riconosciuto le attenuanti generiche e optato per una riduzione della pena.

Suocero ucciso a Rozzano

Le motivazioni del processo abbreviato con lo sconto di un terzo della pena verranno depositate entro 60 giorni. I giudici hanno anche riconosciuto il risarcimento simbolico di 1 euro chiesto dall’ex moglie del condannato. Il suo legale ha infatti precisato che la donna si era costituita parte civile per far sentire la sua voce e non per approfittarsi economicamente della situazione. Per questo aveva chiesto una cifra così irrisoria prendendo le distanze da quanto fatto dall’ex compagno.


La 46enne aveva già agito per vie legali e non vendicative contro il nonno della figlia, che aveva citato in giudizio. Proprio nel giorno dell’omicidio, avvenuto il 25 febbraio, si trovava in Tribunale a Milano insieme alla bimba per prendere parte ad un’audizione protetta davanti al giudice. Qui quest’ultima stava raccontando proprio degli abusi subiti dall’uomo.

Poco prima della fine, la madre aveva ricevuto un messaggio dall’ex compagno che le chiedeva dove fosse la figlia. Secondo l’accusa l’uomo voleva in questo modo assicurarsi che non si trovasse nei dintorni del luogo dell’omicidio che avrebbe compiuto di lì a poco.

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