Avidità, fretta, e smarrimento ma anche luce e speranza: il messaggio di monsignor Delpini prima della Messa di Natale in Duomo a Milano.
Prima della Santa Messa di Natale all’interno del Duomo di Milano celebrata a mezzanotte, migliaia di cittadini si sono messi in fila a partire dalle 23.30 per ascoltare la veglia presieduta da monsignor Mario Delpini.
Le parole di Delpini alla preghiera di Natale in Duomo
Durante l’omelia, l’arcivescovo ha affermato che è inutile nascondere la propria tristezza e l’angoscia di qualcosa da cui si sta fuggendo, facilmente leggibile nella propria fretta. Ha poi spostato l’argomento sull’avidità, spiegando che questa porta ad avere dentro un vuoto ed una fame che non si riesce a saziare. “Il vostro smarrimento e le vostre incertezze rivelano che siete nelle tenebre“, ha sottolineato ancora.
Ma di fronte a questa situazione di oscurità, ha poi lanciato un messaggio positivo invitando i fedeli presenti a non disperare perché nel mondo viene la luce. La fame, ha continuato, trova infatti sollievo nel profumo di pane appena sfornato e il mondo è stato fatto per mezzo del Verbo di Dio. Per questo i figli degli uomini sono chiamati alla vita, non per vivere una esperienza provvisoria ma per partecipare alla vita di Dio. “Così cantarono gli angeli quella notte e la gloria del Signore avvolse di luce i pastori che stavano a guardia del suo gregge“, ha concluso Delpini.
Quest’ultimo, come da tradizione, ha fatto visita la mattina di Natale ai detenuti del carcere di San Vittore con i quali alle 8:30 ha celebrato la messa. Al termine ha incontrato gli agenti e il personale della casa circondariale. Alle 11 si è poi recato in Duomo per il Pontificale e alle 12.30 al pranzo di Natale alla mensa dei poveri dell’Opera Cardinal Ferrari.