È in discussione al Comune di Milano l'obbligo di museruola per i cani considerati pericolosi anche all'interno delle aree private.
Il Comune di Milano sta discutendo in questi giorni la proposta di estendere l’utilizzo e l‘obbligo di museruola ai cani considerati “pericolosi” anche nelle aree private. La discussione è avvenuta in commissione consiliare a Palazzo Marino lo scorso mercoledì 23 ottobre. Nelle prossime settimane, però, potrebbe arrivare il provvedimento finale. Tra le norme inserite nel nuovo regolamento comunale per il benessere degli animali ci sono numerosi nodi che hanno generato un acceso dibattito tra le forze politiche.
Alcune novità curiose, invece, riguardano il divieto di applicare piercing e tatuaggi agli animali. O ancora la tutela dei nidi di rondine. Infine, Carlo Monguzzi ricorda: “Non va dimenticato che sono il rispetto e l’amore per gli animali a guidare lo spirito di questo nuovo regolamento”.
Milano, obbligo di museruola ai cani pericolosi
La norma che obbliga i proprietari dei cani a far indossare la museruola ai loro animali anche nella aree private ha scatenato un acceso dibattito tra le forze politiche. In particolare, Gianluca Comazzi (Forza Italia) sostiene che tale provvedimento costituisca una discriminazione verso alcune razze canine. “Con questa norma – ha spiegato – la giunta Sala dichiara guerra ad almeno 30 mila milanesi”. Poi ha aggiunto: “Nel 2016 il Tar del Lazio ha bocciato un’ordinanza comunale analoga, stabilendo che i più recenti studi scientifici hanno escluso il nesso tra razza del cane e pericolosità dello stesso”. Inoltre, Comazzi si sofferma su un altro nodo cruciale da discutere: la “tariffa per il ricovero di cani o gatti di proprietari impossibilitati a continuare a prendersene cura”.
Una posizione diametralmente opposta è quella di Carlo Monguzzi (Pd), che valuta invece la norma come positiva per il Comune. Tuttavia, ci sono alcuni punti ancora da discutere. “L’uso obbligatorio della museruola nelle aree cani per alcune razze ritenute più aggressive è sbagliato” sostiene Monguzzi. “E poi c’è la questione che nei circhi sono vietati solo alcune specie di animali mentre andrebbero bandite tutte” aggiunge.