Saranno ben due i cortei che domani sfileranno per il centro di Milano e in un certo senso, anche se il tema centrale è comune, saranno diversi.
Il primo è quello di Cgil, Cisl e Uil, il corteo "più tradizionale", che partirà al mattino da porta Venezia e arriverà in Duomo per i comizi dei segretari provinciali.
Il secondo invece è quello "alternativo" della Mayday Parade, la manifestazione giunta al decimo anno di vita che vuole battere ogni record: attesi più di 100mila manifestanti e saranno i 70 carri allegorici che sfileranno. In testa ci sarà quello degli operai della Maflow, della Metalli Preziosi e delle altre aziende a rischio chiusura. I precari si mischieranno ai lavoratori delle fabbriche in crisi.
Ci sono poi gli immigrati, che se perdono il lavoro perdono anche il diritto di cittadinanza perchè perdono il permesso di soggiorno.
Riccardo De Corato ha annunciato:
"Non pensi più di restare impunito chi domani prenderà di mira gli edifici pubblici e privati, i luoghi di interesse storico e artistico o l’arredo urbano cittadino. Ricordo infatti che nel 2004, grazie alle telecamere del Comune, 10 manifestanti furono condannati a vario titolo per danneggiamenti e imbrattamenti"
La Mayday Parade partirà alle 15 da piazza XXIV Maggio e arriverà in largo Cairoli attraversando corso di Porta Ticinese e via Torino.
Andrea Fumagalli, organizzatore di Mayday, rassicura:
"Non c'è motivo di preoccupazione negli ultimi dieci anni il Mayday è sempre stato un momento di festa. Certo, con 100mila persone qualche problema può esserci, ma questa è una manifestazione di festa. La chiusura dei negozi è una nostra vittoria, ora chiediamo al Prefetto che controllino i fascisti e non noi"