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Forse l'attentato alla caserma Santa Barbara si poteva evitare: uno dei complici aveva 'comprato' un permesso di soggiorno falso

Solo ieri il ministro dell'Interno Roberto Maroni aveva lanciato l'allarme terrorismo per la città di Milano, anche dopo che le redazioni di alcuni quotidiani milanesi avevano ricevuto volantini firmati dalle presunte Nuove Brigate Rosse, i Nat (Nuclei Armati territoriali).

Solo qualche giorno fa era stata scoperta una centrale di documenti falsi destinatia immigrati clandestini, al vertice della quale c'erano il cognato di Sindona, Enrico Cilio, il figlio e il nipote (fonte immagine).

I documenti prodotti dai tre commercialisti sono serviti a regolarizzare qualcosa come 7 mila clandestini come segnala il Corriere, e tra i 'clienti' di questa organizzazione c'era anche Abdel Kol, il presunto complice di Mohamed Game, l'autore dal fallito attentato alla caserma Santa Barbara (qui trovate la nostra video diretta, qui tutte le interviste a cittadini, politici e militari e qui le foto).

Aggiunge il Corriere:

"I carabinieri hanno inviato l'informativa al magistrato che ha condotto l'inchiesta il 4 agosto del 2008. Quindici mesi fa. Centinaia di pagine per spiegare la pericolosità di quella organizzazione che distribuiva buste paga e documenti che servivano per regolarizzare posizioni che non si sarebbero potute mettere a posto. E magari avrebbe potuto nascere il sospetto che attraverso Kol altri cittadini egiziani e pachistani potessero venire in possesso del permesso di soggiorno"

Per ovviare al 'problema'  un colonnello dei Gico della Guardia di Finanza ha proposto:

"Potremmo inserire all'interno degli sportelli unici delle prefetture alcuni dei nostri uomini in modo che possano esaminare le pratiche. Abbiamo l'occhio allenato alle anomalie e forse ci saremmo accorti di quelle 'finte' trenta società che hanno prodotto più di 7 mila pratiche fasulle"
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