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Scuola, nelle elementari dove convivono etnie diverse il crocifisso "non è un problema"

Nel quartiere di San Siro, in via Paravia, c'è una scuola elementare unica nel suo genere. I bambini sono tutti di etnie diverse e 25 nazionalità, come ha riportato Repubblica, convivono senza evidenti problemi in questa scuola dove su 96 iscritti fino all'estate scorsa c'erano solo tre italiani.

Gli stranieri sono tanti anche nella scuola di via Dolci che organizza corsi pomeridiani di italiano per i genitori degli alunni stranieri, e da due anni consente loro di portare a scuola anche i figli più piccoli, che altrimenti non avrebbero dove stare.

L'integrazione sembra essere un traguardo possibile, almeno per quanto riguarda i bambini che, come informa Il Corriere, vivono l'esperienza del laboratorio della società futura. In calo, invece, il numero degli italiani che, iscrivono qui i loro figli per permettere loro un'esperienza umana unica di arricchimento culturale.

E' strano pensare che la diversità sia ancora uno scoglio difficile da superare quando per i bambini viverla è un'esperienza davvero naturale.

Tanto che se l'ar­gomento di discussione, viste le polemiche degli ultimi giorni, diventa il crocifis­so in classe, si scopre che nella IV di via Dolci è appeso alle pareti ma non da nessun fastidio. Anzi, è di un alunno italiano la convinzione che forse non sia giusto nei confronti dei compagni che non credono.

L'integrazione, quindi, come afferma la maestra Mariangela, dovrebbe necessariamente essere veicolata attraverso la mediazione e la collaborazione dei genitori che devono, loro sì, superare il pregiudizio nei confronti delle tante identità culturali diverse che popolano il "ghetto" di via Paravia.

Quel pregiudizio che spinge gli italia­ni a non iscrivere più i figli nelle scuole dove i bambini si chiamano Melosh, Marwar, Fatima, Sa­muel e che hanno tanto da insegnare ai grandi.

(foto da piovesolidarieta.org )

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