UPDATE! h. 18.00
Dietro l'aggressione potrebbe esserci una rapina.
Rischia l'amputazione del braccio uno dei due cinesi coinvolti da una rissa scoppiata ieri sera in un appartamento di via Mac Mahon a Milano.
Secondo quanto riporta Affaritaliani si sarebbe trattato di un regolamento di conti. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri due cinesi armati di machete si sarebbero presentati in serata a casa di un connazionale.
La vittima è stata colpita al braccio sinistro, all'orecchio, alla bocca e al volto e rischierebbe di perdere l'arto. Sarebbe però riuscita a reagire, ferendo a sua volta con un'arma da taglio uno degli aggressori.
I vicini, insospettiti dal trambusto, hanno chiamato il 118 e i carabinieri.
Non è la prima volta che nella comunità cinese si verificano episodi così cruenti. Il 24 febbraio scorso c'era stata una vera e propria spedizione punitiva alla discoteca Parenthesis. In quell'occasione un ragazzo cinese di 22 anni (con piccoli precedenti penali per lesioni e danneggiamenti) era stato ucciso con diversi colpi di machete alla testa, al bacino e alle gambe. Dietro l'omicidio di Hu Libin forse lo spaccio.
C'era stato poi il duplice omicidio avvenuto per la strada il 27 aprile 2007: Libin era amico di una delle due vittime di quell'esecuzione, il vent'enne Wei Zhou, che era già stato gravemente ferito a una spalla a colpi di mannaia nel 2003.
Delitti legati alla criminalità organizzata locale. Come spiegava infatti qualche mese fa il Corriere il fenomeno delle bande è molto diffuso nella comunità cinese.