E' in corso dalle prime ore di questa mattina la maxi operazione dei carabinieri, che ha smantellato una cellula terroristica internazionale di matrice islamica sorta a Milano.
Poche le notizie per ora. Si sa solamente che 20 persone sono già finite in manette con l'accusa di aver reclutato e instradato aspiranti kamikaze verso l'Iraq e l'Afghanistan.
I cittadini fermati sono tutti stranieri e nel corso delle perquisizioni gli inquirenti hanno trovato tutto il materiale necessario ad un ipotetico attacco, sventato per fortuna in tempo. Manuali, sistemi elettronici di innesco a distanza e veleni.
Ai vertici l'organizzazione sarebbe composta principalmente da algerini e tunisini, inchiodati grazie a intercettazioni telefonicche e ambientali, già conosciuti tra l'altro alle forze dell'ordine.
Secondo le dichiarazioni di Gianpaolo Ganzer, comandante del raggruppamento operativo speciale, le presunte cellule islamiche non avevano intenzione di attaccare l'Italia, ma "semplicemente" di reclutare adepti e aspiranti suicidi. Milano era la base, in cui gli indagati avevano una serie di appartamenti da cui poi si spostavano verso l'Europa. Torna comunque la paura del terrorismo.
Mentre l'operazione è in corso di svolgimento, le indagini e le perquisizioni sono a tappeto, non solo a Milano, ma in tutta Italia e l'allarme è scattato anche a livello europeo. Nuove cellule che cercano di insediarsi nel tessuto urbano e crescere dall'interno. Persone spietate e pronte a tutto, capaci di procurarsi materiali e autoprodursi armi di distruzione. Tra le altre accuse ci sono anche falsificazione di documenti, agevolazione all'immigrazione clandestina, favoreggiamento nei confronti di latitanti ricercati.
Sì, la paura è tanta, perchè ogni tanto ci dimentichiamo in quale periodo storico stiamo vivendo. Per fortuna non lo dimenticano i nuclei speciali anti terrorismo, lavorano costantemente, a volta senza farsi notare proprio per non destare allarmismi o scene di panico collettivo. Però lavorano bene, molto bene. Quest'operazione ne è la prova, che l'attenzione è sempre altissima e che non sarà facile coglierci impreparati.