Non si sono ancora placate le proteste per la prossima entrata in vigore dei ticket d'ingresso (in realtà si sono leggermente affievolite, ma solo grazie al periodo di vacanza di cittadini e istituzioni) e già ci troviamo di fronte ad una incongruenza di base che rischia di far scaldare gli animi dei milanesi al ritorno dalle vacanze.
Poco prima di agosto si erano fatte promesse in vista dell'arrivo del ticket d'ingresso, che tradotto in parole povere voleva dire più mezzi pubblici e una migliore organizzazione dell'Atm.
Tornati dalle vacanze invece i milanesi troveranno invariata la situazione del servizio pubblico, ma decisamente variato il prezzo per usufruire di quest'ultimo.
Ed è già polemica tra Atm, Regione, Provincia e Comune. L'Atm ha annunciato che da settembre aumenterà del 2,8 per cento le tariffe di biglietti e abbonamenti per le tratte interurbane.
Ecco, ma proprio i pendolari devono andare a colpire? Soprattutto ora che per entrare in città dovranno fare i salti mortali con i mezzi pubblici o pagare a caro prezzo il privilegio dell'ingresso con l'automobile?
I comuni dell'hinterland milanese, e i rispettivi sindaci, sono sul piede di guerra: si sta infatti preparando la protesta contro l'aumento, che partirà già a settembre.
E si studiano le strategie: Le vedremo insieme – spiega il sindaco di Sesto – ma certo per tutti noi c´è il rifiuto della logica per cui Milano decide sempre per conto proprio, sulla pelle degli altri. Ci era stato spiegato che il ticket d´ingresso a Milano serviva a favorire il trasporto pubblico, e non mi sembra che ora questi aumenti sulle tratte interurbane siano coerenti con il ticket.
Poi c´è questa scelta stravagante, per cui gli aumenti riguardano solo le linee extraurbane. Ma se c´è un problema d´inflazione questa riguarda tutti, non è che a Milano l´inflazione non c´è. Andando al sodo, si può dire, tanto per fare solo un esempio, che i 32 comuni della cintura non sono liberi neppure di spostare una fermata dei propri pullman. È l´Agenzia milanese per la Mobilità che decide per noi. Allora una richiesta legittima potrebbe essere quella di aprire l´Agenzia ai comuni, di far entrare nostri rappresentanti».
Insomma, altro che autunno caldo. In vista c'è una vera rivoluzione (quella dei ticket d'ingresso in città) che potrebbe portare ad una simbolica sommossa (quella dei cittadini alle prese con servizi pubblici costosi e poco funzionali e impossibilitati ad entrare nel centro cittadino con l'auto).
Non ci resta che aspettare. Speranzosi. Intanto c'è chi già ha organizzato – diverse associazioni, ma anche privati cittadini – una protesta contro il ticket d'ingresso per il prossimo 29 settembre. Ma avremo modo di parlare anche di questo.