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Musica ed eventi diffusi: Milano alla riconquista della movida

L'assessore Tommaso Sacchi prepara il cartellone culturale e la mappatura dei quartieri

milano senza la sua tradizionale movida

Tempo di ripartenze e di riconquiste per la città di Milano. Ora più che mai è necessario uscire dall’atmosfera di lockdown e coprifuoco che da circa un paio d’anni sta spegnendo i riti della socialità meneghina.

Musica ed eventi diffusi: bisogna pianificare il dopo

L’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi annuncia: “Anche grazie al lavoro dei Municipi stiamo mappando tutti i quartieri per trovare nuovi spazi all’aperto che possano ospitare musica ed eventi culturali“. Nonostante l’inverno, presto tornerà la voglia di uscire: “Le file ordinate fuori dalle mostre di Palazzo Reale mi fanno ben sperare”. Sacchi concludenon possiamo farci cogliere impreparati, va pianificato un dopo che è imminente“.

Musica ed eventi diffusi, Riva: “Far tornare i turisti”

L’assessore al Turismo e alle politiche giovanili Martina Riva chiarisce: “Dobbiamo stringere i denti e andare avanti perché qualche buon segno per la città c’è, anche se non è abbastanza, lo sappiamo. Ma stiamo facendo la nostra parte, stiamo portando avanti con tutta l’energia possibile un’attività di promozione della città che punti ad attrarre nuove fiere e grandi eventi in sicurezza e, di conseguenza, a far tornare i turisti”.

Musica ed eventi diffusi: gli aiuti del governo

Secondo il segretario generale di Confcommercio Milano Marco Barbieri, nel capoluogo lombardo, oltre ai turisti, devono tornare i milanesi. “Io sono convinto che questa città debba iniziare a pensare e a disegnare un proprio modello di smart working. Che non deve essere né quello pre-pandemia né tantomeno quello applicato durante il primo lockdown”, afferma Barbieri. Il lavoro da casa ha indubbiamente svuotato le strade milanesi sia di giorno che di sera: aperitivi, cene e concerti sono venuti meno. Barbieri prosegue: “Non siamo più nelle stesse condizioni del 2020, la città tornerà a vivere anche di notte se torneranno gli studenti, i turisti, ma soprattutto i lavoratori, pendolari compresi”. Infine, in merito agli esercenti, conclude: “Il governo non può pensare di supportare locali, discoteche e sale da concerto con i fondi appena annunciati. Stiamo parlando di 5 mila euro a testa, briciole“.

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