Per gli amanti degli aperitivi e delle serate in compagnia il Camparino è una tappa fissa, milanesi e non.
Dallo scorso novembre, in uno dei punti più strategici, ha riaperto il locale, in pieno centro, proprio in Galleria, alla portata dei cittadini e dei visitatori che si trovano per lavoro o per piacere a visitare la città.
In questa sede era sorta la prima casa del corrispondente aperitivo, noto agli italiani da decenni di produzione, in un luogo fulcro della città stessa. La storia del locale prende una direzione diversa, poichè inizia la collaborazione tra la Campari e Davide Oldani il che ha dato luogo a un concetto di cucina impreneato all’idea del cocktail pairing.
Naturalmente tutto sempre all’insegna della tradizione milanese e di quella italiana, più in generale. L’esigenza di rinnovarsi, pur mantenendo la tradizione, si è resa necessaria per dare al locale un nuovo spirito che fonde al suo interno la sapienza del passato con la scoperta del futuro.
Lo chef Oldani parla del suo Pan’cot, come del pane ammorbidito che faceva sua madre. Lo si bagnava nell’acqua o nel latte e poi veniva cotto in padella.
Naturalmente questa idea che giunge dalla cucina del quotidiano, viene reinterpretata in un locale di tendenza, ma si inserisce nel menù inmaniera piena e assoluta.
Attraverso l’uso del dialetto e della sua vercaità, si porta in tavola una nuova cucina utilizzando le espressioni della terra e le tecnologie della cucina moderna. Lo chef, insignito dell’Ambrogino d’oro nel 2008, rivendica, in tutto ciò, le sue origini milanesi e la cucina di casa di una volta, divenendo, però a sua volta, il perno del Camparino e del Campari.
Anche i cocktail, infatti, sono il risultato dell’esperienza di Tommaso Cecca che cerca di interpretare il gusto classico e quello più intraprendente delle nuove generazioni in una gamma di sperimentazioni gustatorie. Così il Pan’cot sarà abbinato a bevande dal gusto speziato e dall’utilizzo di erbe meno conosciute, alla ricerca di sapori dolci oppure sapidi. Le ricette sono il connubio di vecchi e nuovi sapori. Il sapore del Campari è caricato di sfumature di gusto con accezioni sempre diverse, in modo da esaltarne le caratteristiche in un gioco di confronti oppure di contrasti.
Si può passare dal Campari Seltz intramontabile e presente fin dal 1915, al Negroni che è ormai un centenario del mondo degli aperitivi. Accanto a queste bevande, indimenticabili sono i piatti dello chef che coprono le più svariate esigenze, a partire dai servizi di caffetteria a quelli della fascia oraria del pranzo o della cena.
Vanto del locale è sicuramente il fatto di poter disporre di laboratori in loco che curano direttamentte i piatti di tutta la cucina e di tutta la pasticceria per l’intera produzione gastronomica richiesta dai clienti del locale.
Per il Pan’cot si scelgono le farine integrali più pregiate sia di grano duro che di grano tenero, ma la parte più importante è nel lievito madre che garantisce una crescita naturale del pane. La vera ricetta poi, così per il Campari, rimarrà misteriosa, indecifrabile ai più. Comunque il menù prevede che il Pan’cot si possa abbinare alla carne, alla verdura, al pesce o anche alla frutta, in modo da poterlo apprezzare sia negli accostamenti dolci che in quelli salati, in una varietà di intenti.
Non solo: il Pan’cot ha anche una forma stilizzata e un suo marchio caratteristico che riporta subito alla mente l’interazione con il design: una doppia O è il suo simbolo di fabbrica.
Il menù è variabile a seconda della stagione per cogliere la freschezza dei cibi e le loro peculiarità. Grazie al fatto che il Pan’cot è così versatile, può essere la base per qualsiasi cosa, anche per un omaggio alla città meneghina e infatti si annovera nel menù lo “Zafferano alla milanese” che, per l’appunto, è intriso di zafferano, simbolo di Milano nell’arte culinaria.
Sia il bar di Passo che il Dehor osservano i seguenti orari
Bar di Passo/Dehors
Lunedì-Venerdì: 8:00-23:00
Sabato-Domenica: 8:30-23:00
Sala Spiritello
Lunedì-Sabato: 18:00-01:00
Naturalmente per esigenze particolari e in giorni di dubbia apertura è sempre meglio telefonare e chiedere. Non mancheranno cortesia e professionalità nel mettere a disposizione anche le sale per particolari eventi.