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Al via la pace tra Alitalia e Milano

Soddisfazione per il sindaco Letiza Moratti: Alitalia a Milano ci resta, Linate non sarà ridotto a navette Milano-Roma e Malpensa non si svuoterà. Al via finalmente i potenziamenti e firmato un accordo quadriennale da 150 milioni di euro che ribadisce Alitalia il vettore di riferimento per Milano. «Oggi chiudiamo la querelle sul futuro: Linate è il salotto di Milano, Malpensa è la sua porta verso il mondo» dice Giuseppe Bonomi, presidente di Sea.

L’obiettivo della nuova società è «intensificare il servizio di qualità». «Basta con l’arroganza del monopolista, noi siamo per il servizio al cliente». «Pensiamo che chi ha veramente fretta preferisca prendere l’aereo – afferma Sabelli – chi deve andare da Milano a Roma in giornata lo fa in aereo e non in treno. Pensiamo inoltre di dedicare a questa rotta una flotta specifica di dieci-undici aerei esclusivi».

Alitalia lancia così il nuovo prodotto “Milano-Roma-Milano” che offrirà servizi personalizzati dedicati a chi viaggia su questa tratta, che rappresenta per la compagnia aerea il 10% circa del totale dei passeggeri e dei ricavi, volti a velocizzare le operazioni da compiere in aeroporto prima e dopo il volo e ridurre così i tempi di percorrenza da e verso il centro città. Ogni giorno, spiega Sabelli, saranno offerti fino a 44 collegamenti con una frequenza di un volo ogni 15 minuti nelle fasce orarie di punta. Per i clienti della tratta Linate-Fiumicino vi saranno banchi check in dedicati (tre a Linate e quattro a Fiumicino), varchi sicurezza dedicati, gate dedicati e personalizzati con corsie riservate ai clienti top.

Sabelli spiega inoltre che è in fase sperimentale l’utilizzo delle impronte digitali per associare il biglietto al passeggero, «una sorta di free pass». Sarà inoltre introdotta una nuova offerta tariffaria semplificata attraverso la riduzione a sole quattro fasce di prezzo: Libera, Comoda, Facile e Promo. Sono state anche introdotte due nuove tariffe business di sola andata a partire da 195 euro tutto incluso.

A Fiumicino intanto sono scattate le prime misure del «progetto Freccia verde» di Alitalia per accelerare le operazioni di imbarco su tutti i voli Roma-Linate-Roma: varchi per i controlli di sicurezza nell’aerostazione partenze nazionali riservati esclusivamente ai passeggeri diretti nel capoluogo lombardo in modo da evitare le file che spesso si verificavano negli orari di punta; «dedicata» agli stessi voli la prima fila di banchi check-in fronteggiante i varchi; imbarchi sull’aereo spostati alle uscite 1-2-3-4 del ‘molò con un percorso ridotto di alcune decine di metri rispetto al 9-10-11-12 finora operativi; utilizzo dei «finger» per l’imbarco direttamente sull’aereo. Nelle aspettative di Alitalia già l’insieme di questi primi provvedimenti dovrebbe consentire di ridurre il tempo di attesa dei passeggeri, con conseguente diminuzione del «total travel time» sulla tratta più redditizia della Compagnia che oggi subisce la concorrenza del treno superveloce.

Ma proprio da Trenitalia arrivano ora i primi appunto sulla scelta di ribattezzare Freccia verde (un’allusione neanche troppo velata al treno ad alta velocità Frecciarossa) il nuovo servizio. Battibecchi tra le due compagnie non sono mancati. Sta di fatto che durante la presentazione la denominazione Freccia Verde è rimasta.

Durante la stessa, inoltre, è arrivata una telefonata di Silvio Berlusconi. «Mi prenoto per il primo volo del nuovo aereo Alitalia – dichiara il premier – sarò il presidente aviatore». «Da parte mia e del governo c’è il plauso al presidente Colaninno e ai compagni di cordata di Alitalia – afferma . Il governo è sempre a disposizione, mi prenoto per il primo volo del nuovo aereo».

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