Il sovrintendente Fortunato Ortombina annuncia cambiamenti significativi per il prestigioso teatro milanese.

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Un nuovo inizio per il Teatro alla Scala
Il Teatro alla Scala di Milano si prepara a una nuova era sotto la guida del sovrintendente Fortunato Ortombina. Dopo la sua nomina, Ortombina ha subito messo in atto una serie di cambiamenti significativi, a partire dalla nomina di Frédéric Olivieri come direttore del ballo. Questa scelta segna un passo importante per il teatro, che ha visto una transizione di leadership e una riorganizzazione delle sue cariche artistiche.
Olivieri, con una lunga carriera alla Scala, è stato scelto per portare una nuova visione e continuità al corpo di ballo, mentre il direttore musicale Riccardo Chailly continua a ricoprire il suo ruolo fino al 2026. Ortombina ha sottolineato che non c’è fretta di prendere decisioni affrettate riguardo al futuro di Chailly, il quale ha già impegni a lungo termine con il teatro.
Le sfide della gestione artistica
Con un bilancio di 120 milioni di euro e un’ampia squadra di artisti e tecnici, la gestione del Teatro alla Scala presenta sfide uniche. Ortombina ha nominato Paolo Gavazzeni come coordinatore artistico, mentre Alessandro Galoppini rimane direttore dei cast. Queste nomine sono fondamentali per garantire che il teatro continui a prosperare e a mantenere la sua reputazione di eccellenza.
La questione del direttore musicale è particolarmente delicata, con nomi come Daniele Gatti che circolano come possibili successori di Chailly. Tuttavia, Ortombina ha chiarito che la decisione finale spetterà a lui, e che sarà necessario un dialogo approfondito con l’orchestra e la dirigenza per prendere la decisione più opportuna.
Prospettive future e celebrazioni
Il sovrintendente ha anche accennato a una nuova fase per il Teatro alla Scala, proiettata verso il 2028, anno in cui il teatro celebrerà i suoi 250 anni di storia. Questa occasione rappresenta un’opportunità per rafforzare il legame con la città di Milano e per attrarre un pubblico sempre più vasto. Ortombina ha espresso il desiderio che nessuno possa dire di non essere mai stato alla Scala, sottolineando l’importanza di rendere il teatro accessibile a tutti.
Con l’arrivo di nuovi membri nel consiglio, tra cui Barbara Berlusconi e Marcello Foa, il Teatro alla Scala si prepara a navigare in un contesto politico e culturale in continua evoluzione. La sfida sarà quella di mantenere l’armonia e la qualità artistica che hanno reso il teatro un simbolo di eccellenza a livello mondiale.