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Il ritorno dei semidei: un viaggio tra mito e attualità al Piccolo Teatro di Milano

Scopri come il Piccolo Teatro di Milano riporta in scena i semidei con una narrazione innovativa e coinvolgente.

Spettacolo Il ritorno dei semidei al Piccolo Teatro di Milano
Scopri il fascino del mito e della modernità al Piccolo Teatro di Milano.

Un’opera che sfida il tempo

Dal 6 al 23 febbraio, il Piccolo Teatro di Milano ospiterà la prima assoluta di “Semidei”, un’opera che promette di trasportare il pubblico in un viaggio tra mito e realtà. Sotto la regia di Pier Lorenzo Pisano, il dramma si concentra sulle figure giovanili della mitologia greca, esplorando le loro paure e le loro scelte in un contesto di guerra e conflitto. La narrazione si distacca dalle rappresentazioni tradizionali, portando in scena eroi come Achille e Ulisse in una luce inedita, lontana dalle battaglie e più vicina alle emozioni umane.

Il mito rivisitato attraverso gli occhi dei giovani

In questo spettacolo, i protagonisti sono giovani semidei che, piuttosto che abbracciare il destino di guerrieri, cercano di sfuggire alla chiamata alle armi. Achille, interpretato da Eduardo Scarpetta, si traveste da fanciulla per nascondersi, mentre Ulisse finge di essere pazzo. Questa scelta narrativa non solo rende omaggio alle leggende meno conosciute del corpus omerico, ma invita anche il pubblico a riflettere su temi universali come la paura della guerra e il desiderio di libertà. La prima parte dello spettacolo rappresenta un mondo dorato, quello dell’infanzia, che sta per essere infranto dalla realtà del conflitto.

Un dialogo tra passato e presente

La seconda parte dell’opera si sposta nel dopoguerra, dove i reduci greci, segnati da anni di violenza, si confrontano con il dolore e la perdita. Le Troiane, in particolare, incarnano il lutto e la devastazione, rendendo palpabile l’attualità di questa produzione. Il Piccolo Teatro non si limita a presentare una storia, ma coinvolge attivamente il pubblico in conversazioni e riflessioni, creando un ponte tra il mito e le esperienze contemporanee. Eventi come il dibattito con Filippo Forcignanò invitano gli spettatori a interrogarsi su cosa significhi essere un mito oggi, rendendo l’esperienza ancora più immersiva.

In un’epoca in cui le guerre e i conflitti sembrano essere sempre presenti, “Semidei” si propone come un’opera che non solo intrattiene, ma stimola anche una profonda riflessione sulle relazioni umane e sulla fragilità della vita. La scelta di non rappresentare la violenza in modo esplicito, ma di evocarla attraverso l’arte, è un richiamo potente alla nostra umanità.

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