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Iniziativa per la gestione degli impianti sportivi a Milano

Un gruppo di consiglieri comunali propone paletti per la gestione privata degli impianti sportivi

Iniziativa per la gestione degli impianti sportivi a Milano

La questione della gestione degli impianti sportivi a Milano sta diventando sempre più centrale nel dibattito pubblico. Un gruppo di consiglieri comunali, guidato da Alessandro Giungi e Angelica Vasile, ha avviato un’iniziativa per stabilire paletti chiari riguardo alla gestione privata degli impianti, in particolare per la piscina Scarioni, chiusa da anni e recentemente occupata dalla rete “Ci Siamo”. Questa proposta non rappresenta un rifiuto totale della gestione privata, ma piuttosto un tentativo di garantire che gli interessi pubblici siano rispettati.

La situazione della piscina Scarioni

La piscina Scarioni, situata a Pratocentenaro, è chiusa da sei anni e presenta gravi problemi di manutenzione. Il Comune di Milano ha tentato di avviare un partenariato pubblico-privato con una multinazionale spagnola, ma la gara pubblica è andata deserta, evidenziando la difficoltà di trovare un gestore adeguato. Nonostante ciò, il Comune continua a dialogare con l’azienda per presentare una nuova offerta che risponda ai requisiti richiesti. Tuttavia, molti cittadini e membri del comitato amici della Scarioni chiedono un intervento pubblico diretto, con un investimento stimato di circa 2 milioni di euro per la ristrutturazione dell’impianto.

Le preoccupazioni per la gestione privata

La proposta di delibera avanzata dai consiglieri Giungi e Vasile mira a stabilire criteri chiari per i partenariati con i privati. Tra le preoccupazioni principali vi è il rischio di un aumento dei prezzi di ingresso e la preferenza per abbonamenti a discapito degli ingressi singoli. Inoltre, si teme che la gestione privata possa portare a una riduzione delle strutture estive, come già accaduto per il Lido di piazzale Lotto, dove la vasca estiva sarà notevolmente ridimensionata. Questo scenario preoccupa soprattutto i residenti dei quartieri popolari della periferia nord di Milano, che vedono nella Scarioni un’importante risorsa per il loro tempo libero.

Un futuro incerto per gli impianti sportivi milanesi

La mancanza di un atto d’indirizzo chiaro da parte dell’amministrazione comunale solleva interrogativi su quali siano gli obiettivi di interesse pubblico da perseguire. Enrico Fedrighini, del gruppo misto, sottolinea l’importanza di stabilire criteri per garantire che le tariffe e le agevolazioni siano adeguate. Luciano Bagoli, presidente della Nuova Atletica 87, evidenzia che il partenariato non deve necessariamente essere a fini di lucro, citando esempi di collaborazioni con università e enti del privato sociale. La sfida per Milano sarà trovare un equilibrio tra le esigenze di profitto dei privati e il benessere della comunità.

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