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Milano, famiglie in attesa: la protesta per la legge Salva Milano

Le famiglie coinvolte nei cantieri bloccati chiedono soluzioni urgenti al Comune.

Famiglie in protesta a Milano per la legge Salva Milano
Le famiglie milanesi si uniscono in protesta per la legge Salva Milano, chiedendo diritti e supporto.

Una protesta che parla di speranza e urgenza

Sabato mattina, in piazza Scala a Milano, si è svolta una manifestazione organizzata dal comitato “Famiglie sospese, vite in attesa”. Questo gruppo rappresenta un numero crescente di nuclei familiari, circa 1.600, che si trovano in una situazione di stallo a causa di cantieri bloccati dalla procura per presunti abusi edilizi e corruzione. Molti di loro hanno già venduto le loro abitazioni e ora si trovano in affitto, creando una situazione di grande precarietà.

Durante l’evento, i manifestanti hanno simbolicamente consegnato le chiavi delle loro case, esponendo uno striscione che recitava: “1600 famiglie senza casa, cantieri fermi: serve una legge ‘Salva famiglie’ subito!”. Questo slogan sottolinea l’urgenza di una legge che possa sbloccare la situazione, permettendo alle famiglie di tornare a vivere nelle loro abitazioni.

La legge Salva Milano: un’opportunità da non perdere

La legge Salva Milano, attualmente in attesa di approvazione al Senato, potrebbe fornire una soluzione a questa crisi. Essa prevede un’interpretazione autentica delle normative urbanistiche, consentendo l’uso di una semplice Scia (Segnalazione certificata d’inizio attività) per i progetti edilizi, piuttosto che il complesso permesso di costruire. Tuttavia, la situazione è complicata: il Partito Democratico ha ritirato il suo supporto alla legge, mentre il sindaco Giuseppe Sala ha dichiarato che non sosterrà ulteriormente la sua approvazione dopo l’arresto di un ex dirigente comunale per corruzione.

Nonostante ciò, il centrodestra potrebbe approvare la legge autonomamente, avendo la maggioranza necessaria. Le famiglie coinvolte sperano ardentemente che ciò avvenga, poiché rappresenterebbe una luce in fondo al tunnel per la loro difficile situazione.

Il ruolo delle istituzioni e il futuro delle famiglie

Durante la manifestazione, Cristian Coccia, uno dei promotori del comitato, ha espresso il suo disappunto per la disattenzione delle istituzioni nei confronti delle famiglie coinvolte. “Non siamo mai entrati nella narrativa sul disegno di legge, ma speriamo che possa sbloccare questa situazione complicata” ha dichiarato. La presenza di diversi consiglieri comunali ha dimostrato che la questione è seguita anche a livello politico, ma le soluzioni concrete tardano ad arrivare.

Filippo Barberis, capo di gabinetto del sindaco, ha assicurato ai manifestanti che l’amministrazione sta lavorando per trovare risposte, anche senza un intervento normativo. “Le difficoltà di queste famiglie restano e noi vogliamo affrontarle insieme a loro”, ha affermato Barberis, sottolineando l’impegno dell’amministrazione per risolvere una situazione che va oltre le divisioni politiche.

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