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Milano: il Comune si distacca dal ddl Salva Milano dopo l’arresto di Oggioni

Dopo l'arresto dell'architetto Oggioni, il Comune cambia rotta sul ddl Salva Milano.

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Il Comune di Milano prende le distanze dal ddl Salva Milano dopo l'arresto di Oggioni.

Il contesto dell’arresto di Giovanni Oggioni

Recentemente, Milano è stata scossa dall’arresto di Giovanni Oggioni, vice presidente della Commissione per il paesaggio del Comune. Oggioni è accusato di reati gravi, tra cui corruzione e falso. Questa situazione ha portato l’Amministrazione comunale a rivedere la propria posizione riguardo al ddl Salva Milano, un provvedimento che aveva suscitato molte discussioni e polemiche.

In una nota ufficiale, il Comune ha dichiarato di non sostenere più l’iter di approvazione del ddl, evidenziando che le recenti scoperte giudiziarie hanno cambiato radicalmente le circostanze. Il sindaco Beppe Sala ha affermato che, sebbene difenda sempre l’Amministrazione, chi sbaglia deve pagare le conseguenze delle proprie azioni.

Le reazioni politiche e le implicazioni

La decisione del Comune ha suscitato reazioni contrastanti tra le forze politiche. Il Partito Democratico ha espresso il proprio sostegno alla scelta di interrompere il percorso del ddl, sottolineando che non ci sono più le condizioni per proseguire. Elly Schlein, segretaria del PD, ha dichiarato che è necessaria una nuova direzione nelle politiche urbanistiche e abitative della città.

D’altra parte, la destra ha criticato aspramente il dietrofront del Comune, definendolo un segnale di confusione e ammissione di colpa. Marco Bestetti, consigliere di Fratelli d’Italia, ha messo in dubbio la legittimità del ddl, chiedendosi se fosse realmente orientato all’interesse pubblico o se nascondesse interessi privati.

Le misure adottate dal Comune

In risposta alle indagini in corso, il Comune di Milano ha già implementato diverse misure per garantire maggiore trasparenza e responsabilità. Tra queste, l’obbligo per dirigenti e funzionari di dichiarare eventuali conflitti di interesse e modifiche al Regolamento della Commissione comunale per il Paesaggio. Queste azioni mirano a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e a prevenire futuri abusi.

Inoltre, il Comune sta lavorando a un nuovo Piano di Governo del Territorio (Pgt), che dovrebbe riflettere una visione più chiara e sostenibile per lo sviluppo urbano. Con queste iniziative, l’Amministrazione intende dimostrare il proprio impegno per una gestione più etica e trasparente dell’urbanistica milanese.

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