Un passo importante per garantire assistenza sanitaria alle donne in difficoltà

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Un’iniziativa fondamentale per le vittime di violenza
Il consiglio regionale della Lombardia ha recentemente approvato due mozioni che potrebbero cambiare radicalmente la vita delle donne vittime di violenza. Queste mozioni prevedono l’esenzione del ticket per le prestazioni sanitarie e psicologiche necessarie per affrontare le conseguenze della violenza subita. Questo provvedimento rappresenta un passo significativo verso il supporto delle donne in un momento di estrema vulnerabilità.
Dettagli delle mozioni approvate
La prima mozione, presentata da Alessia Villa di Fratelli d’Italia, si concentra sull’esenzione per una vasta gamma di prestazioni, tra cui visite ginecologiche, infettivologiche e psichiatriche. Inoltre, include esami ematochimici, sierologici, tamponi e colloqui psicologici. È previsto anche l’accesso gratuito a farmaci essenziali, come quelli per la profilassi dopo esposizione a malattie sessualmente trasmissibili e contraccezione d’emergenza. La seconda mozione, proposta da Paola Bocci del Partito Democratico, mira a istituire un codice di esenzione specifico per le vittime di violenza di genere, estendendo il beneficio anche agli orfani di femminicidio.
Un contesto allarmante
La necessità di tali misure è evidenziata dai dati allarmanti sulla violenza contro le donne. Nel 2023, i centri antiviolenza hanno registrato circa 6.000 donne in carico, con un significativo 50% dei casi di violenza che si verifica all’interno delle mura domestiche. La maggior parte delle vittime ha un titolo di studio medio-alto, il che dimostra che la violenza non discrimina in base al livello socio-economico. In Lombardia, esistono 27 reti territoriali antiviolenza, 57 centri antiviolenza e 157 case rifugi, ma è chiaro che c’è ancora molto da fare per garantire la sicurezza e il supporto alle donne.
Un segnale di speranza
Alessia Villa ha sottolineato che l’esenzione del ticket è un segnale positivo per garantire l’accesso alle cure mediche e psicologiche senza ostacoli. Altre regioni italiane, come il Piemonte e il Veneto, hanno già adottato misure simili, dimostrando che è possibile fare la differenza. La collaborazione tra diversi gruppi politici, come evidenziato dalle mozioni approvate, è un esempio di come si possa lavorare insieme per affrontare un problema così grave e diffuso.