Lunedì scorso, il consiglio comunale di Milano ha dato il via ai pagamenti agli amministratori locali, dopo che questi erano stati temporaneamente bloccati a causa di una disputa tra il governo e i comuni. La delibera riguardante le indennità e i gettoni di presenza dei membri degli organi comunali è stata approvata.
Palazzo Marino ha spiegato che la delibera è un riscontro al decreto del ministero dell’Interno, emesso in accordo con il Mef e pubblicato il 2 settembre sulla Gazzetta Ufficiale. Quest’ultimo era già stato approvato dalla Giunta il 9 settembre.
La decisione dell’assemblea ha portato allo sblocco delle indennità per i presidenti e i 27 assessori dei nove Communi, i quali erano stati sospesi a seguito della conversione in legge dell’articolo 4 del decreto legge n. 7 del 29 gennaio 2024. Quest’ultimo, assegnava al ministro dell’Interno, in coordinamento con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e dopo aver consultato la Conferenza Stato Città, la responsabilità di definire i criteri e le modalità per il riconoscimento dell’indennità di funzione agli amministratori locali, come ha chiarito l’amministrazione.
La sospensione dei pagamenti è stata causata da una discrepanza interpretativa tra il governo ed i comuni riguardo ai due articoli 82 e 17 del Tuel, ovvero il Testo Unico degli Enti Locali. Il primo articolo definisce e regola i limiti di spesa rispetto ai pagamenti delle circoscrizioni di allora, mentre il secondo propone che le città con una popolazione superiore a 300.000 abitanti possano stabilire forme di decentramento più pronunciate, come i Municipi. Sono questi gli articoli che i comuni, e Milano in specifico nel passaggio dalle Zone ai Municipi, hanno interpretato in combinato disposto, come evidenziato dal comune.
“Con l’introduzione della nuova regola, il Viminale ha determinato le condizioni e le procedure con cui i comuni possono assegnare agli amministratori locali retribuzioni e compensi per la loro presenza”, ha dichiarato palazzo Marino.
Il Presidente di Municipio riceverà “un compenso mensile pari al 60% dell’indennità mensile degli assessori comunali”, mentre “gli assessori municipali riceveranno un compenso mensile pari al 40% dell’indennità mensile assegnata al Presidente di Municipio”. Inoltre: “I consiglieri municipali riceveranno un compenso per la partecipazione effettiva alle riunioni del Consiglio Municipale e delle Commissioni Consigliari Municipali, pari al 50% del compenso assegnato ai consiglieri comunali, con un limite massimo di undici compensi al mese” e “il Presidente del Consiglio di Municipio riceverà un compenso mensile pari al 30% dell’indennità mensile del Presidente di Municipio”.