Il Comune di Milano ha sospeso la registrazione dei figli nati da coppie dello stesso sesso in Italia, a seguito di una circolare del Ministero dell’Interno e di una precisazione della Procura di Milano.
L’amministrazione non registrerà più i figli di coppie omogenitoriali, tranne nel caso in cui i bambini siano nati all’estero da due madri. Pertanto, la prima azione intrapresa da Giorgia Meloni, insieme al suo Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in materia di diritti civili, lascia molti bambini in una situazione di profonda disuguaglianza rispetto ai figli delle coppie eterosessuali, suscitando l’indignazione delle famiglie LGBT. Non è ovviamente mancata la reazione del sindaco di Milano Giuseppe Sala ha incontrato le famiglie LGBT e ha spiegato loro questa situazione, annunciando anche la sua intenzione di lottare politicamente con il governo per risolvere il problema.
“Io credo che sia giusto far sentire la voce e manifestare, però questo è diventato ormai un problema politico. Vorrei che il Parlamento e in particolare la nostra parte politica si esponesse“, ha affermato il sindaco di Milano Giuseppe Sala in merito alla sospensione della trascrizione dei figli delle coppie dello stesso sesso imposta al Comune e al presidio di protesta previsto sabato davanti alla prefettura.
“Ne ho discusso anche con la neo segretaria del Pd Elly Schlein che concorda sul fatto che questo ormai è un tema politico da regolamentare. Dicano quello che vogliono fare“.
E ancora: “La mia non è una battaglia contro il governo. È una battaglia che impegna la mia parte politica“, ha risposto il sindaco di Milano Giuseppe Sala alle domande dei vari cronisti. “In questo momento abbiamo deciso di fare così, di interrompere, e non è un problema di coraggio politico perché quello non mi manca.
Ma non voglio dare illusioni alle famiglie“, ha poi aggiunto. “Non voglio fare una cosa che poi viene impugnata dalla procura poche settimane dopo. Perché altrimenti sarebbe davvero un bel pasticcio“.
Concludendo il sindaco di Milano Sala ha poi espresso preoccupazione anche riguardo alla situazione delle registrazioni dei figli di coppie omogenitoriali nati all’estero, sottolineando che fino a poco tempo fa sembrava che questi casi fossero tutelati, ma il prefetto gli ha riferito che la procura ha impugnato quattro di questi casi.
Pur non dando la colpa a nessuno in particolare, Sala ha quindi evidenziato che si sta assistendo a un’escalation che va contro i diritti civili e che sembra indicare un ritorno al passato.