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Sono undici i sindaci firmatari della lettera aperta per chiedere al Presidente del Consiglio Mario Draghi di rimanere al governo.
La lettera porta le firme di: Luigi Brugnaro (Venezia), Marco Bucci (Genova), Antonio Decaro (Bari e presidente Associazione nazionale comuni italiani), Michele De Pascale (Ravenna e presidente Unione province italiane), Giorgio Gori (Bergamo), Roberto Gualtieri (Roma), Stefano Lo Russo (Torino), Dario Nardella (Firenze e coordinatore Città metropolitane), Maurizio Rasero (Asti), Matteo Ricci (Pesaro e presidente Autonomie locali italiane), Beppe Sala(Milano).
I sindaci esprimono “incredulità e preoccupazione” per la crisi di governo in corso e chiedono a tutte le forze politiche presenti in Parlamento di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. “Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità”, sottolineano.
Nella missiva si legge: “Le nostre città, chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione delle opere pubbliche indispensabili e la gestione dell’emergenza sociale, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità, serietà“.
Nella giornata di lunedì 18 luglio, alle ore 18.30, in Piazza Scala ci sarà una manifestazione di sostegno a Draghi.L’appello è partito da un gruppo di cittadini milanesi con lo slogan “Con Draghi, per il futuro dell’Italia e dell’Europa” e in poche ore ha ottenuto l’adesione di tutti i partiti della maggioranza governativa ad eccezione del Movimento 5 Stelle che non ha votato la fiducia in Senato al decreto Aiuti.
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