L'intervento nel dibattito sul disegno di legge contro l'omofobia.
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Nella mattinata di mercoledì 23 giugno, il sindaco di Milano ha commentato la posizione del Vaticano sul disegno di legge Zan contro l’omofobia.
Ddl Zan: le parole di Sala
“La chiesa fa la chiesa, il governo faccia il governo e in particolare la sinistra deve fare la sinistra” esordisce così, Beppe Sala e prosegue “Non me la prendo con la Chiesa, però chiedo alla mia parte politica di esser ferma nella difesa del ddl Zan, come ho fatto e farò io. La sinistra faccia la sinistra. Io sono a favore della legge Zan fin dall’inizio, senza ambiguità. La chiesa rappresenta le idee e gli interessi dei fedeli, se parliamo di ingerenze nella vita ne vedo tantissime, ma il punto è cosa dobbiamo fare noi, come governo e come sinistra in particolare”.
Ddl Zan: parla Mario Draghi
Il premier è intervenuto al Senato rispetto alla richiesta del Vaticano di modificare il ddl Zan contro l’omofobia perché violerebbe il Concordato; il suo commento “Senza voler entrare nel merito della questione, rispetto agli ultimi sviluppi voglio dire che il nostro è uno stato laico, non è uno stato confessionale. Quindi il Parlamento è libero di discutere“.
Ddl Zan: Sala sabato 26 interverrà al Pride
Il sindaco di Milano ha confermato la sua presenza all’evento conclusivo della Pride Week, affermando “Sarò all’Arco della Pace sabato verso le 16 e farò un breve intervento. Io credo che questo sia il momento. Se aspettiamo ancora un po’, la legge Zan diventa vecchia”. E conclude “Quindi cerchiamo di approvarla e poi di guardare avanti. Purtroppo, viviamo in un mondo in cui tante certezze incrollabili non sono così incrollabili, quindi cominciamo a gestire questa parte di percorso e poi si vedrà”.
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