È un nuovo buongiorno da Palazzo Marino.
Questa volta il sindaco di Milano Beppe Sala ha voluto parlare di lavoro durante il consueto video del mattino. Citando la Costituzione italiana e il parere di alcuni giornalisti e professori, il Primo Cittadino si è lasciato andare a una riflessione sul lavoro in Italia e in particolare a Milano.
“L’Italia è ancora una Repubblica fondata sul lavoro?” si domanda il Sindaco di Milano.
Secondo i dati di una ricerca Eurostat la nostra Nazione si posiziona all’ultimo posto per la durata della vita lavorativa. Situazione peraltro peggiorata dopo i mesi di lockdown a causa del Coronavirus.
“Dobbiamo occuparci – spiega – di migliorare la situazione soprattutto per le realtà più deboli, come giovani e donne“. Non ha una ricetta sicura, dice, ma si sta impegnando per ridurre la perdita di lavoro e creare nuove occasioni. Un’altro modo per migliorare la situazione – secondo il Sindaco – sarebbe quello di ridurre lo smartworking: “Sono contento di aver imparato a usarlo, ma ora è il momento di tornare a lavorare“.
Il vero pericolo, come lui stesso spiega, è l’effetto che chiama “grotta”: stiamo a casa e guadagniamo comunque il nostro stipendio.
Questo potrebbe avere grandi conseguenze, soprattutto psicologiche. “Tutto va contestualizzato nell’attuale situazione sanitaria – sottolinea il Primo Cittadino -, ma oggi la carica virale è molto più bassa. Sminuire il problema è rischioso, ma oggi è il momento giusto per tornare a lavorare“. I reparti interamente dedicati al Covid-19 effettivamente iniziano a chiudere, ma è davvero il momento giusto per abbassare la guardia?