A 10 giorni dal quarto sciopero globale per il clima gli studenti e le studentesse del movimento Fridays For Future hanno scritto una lettera pubblica al sindaco di Milano Beppe Sala.
I ragazzi chiedono un “cambio di rotta nelle politiche del Comune”
Nella premessa della lettera lo scadere dei 6 mesi di tempo entro i quali il comune avrebbe dovuto presentare azioni per fronte “alla gravità della crisi climatica e ambientale”. La dichiarazione di Emergenza Climatica e Ambientale è stata approvata infatti il 20 maggio 2019, questa contiene “impegni puntuali e condivisi che impongono politiche di radicale cambiamento a tutti i Paesi e in particolare alle città metropolitane che, come Milano, possono svolgere importanti funzioni di indirizzo”.
“È assolutamente necessario – continuano nella lettera – coinvolgere tutti i cittadini di Milano, sia singolarmente sia tramite le associazioni, gli enti e le istituzioni nelle quali sono inseriti, affinché divengano protagonisti di un radicale cambiamento sia delle proprie abitudini e dei propri modelli di consumo, sia dell’organizzazione e del funzionamento della città. Alla luce di questa urgenza esigiamo un rapido e profondo cambio di rotta nelle politiche del Comune”. I giovani chiedono la riconversione ecologica su quattro temi partendo dalla mobilità che: “Va radicalmente ripensata.
Le strade, liberate dalle auto private non di servizio, vanno riconfigurate in funzione della mobilita dolce (bicicletta) e della vivibilità urbana”, territorio: “Milano deve diventare autosufficiente in campo energetico. Il Comune deve promuovere e incentivare l’installazione di pannelli termici e fotovoltaici su tutti i tetti di abitazioni, condomini, uffici, edifici commerciali esposti al sole”, verde: “Un vasto piano di riforestazione urbana” e inquinamento: “Siamo in attesa della presentazione del Piano Aria Clima”.
Inoltre, gli studenti vogliono che il comune s’impegni a “Informare la cittadinanza attraverso tutti i mezzi disponibili sullo stato di emergenza climatica e ambientale, convocare i cittadini in assemblee periodiche di municipio e di quartiere per avviare un sistema di democrazia partecipata, adoperarsi per rendere i cittadini consapevoli della grave situazione attuale e di quella peggiore prospettata dalla maggioranza del mondo scientifico: potremo così comprendere e agire al meglio per migliorare la vita di tutti”.
Concludono: “Milano viene spesso indicata come un’eccellenza italiana: noi vogliamo che diventi anche una delle città leader mondiali nell’ambito della transizione ecologica e della giustizia climatica.”