Se prima era "tutti contro Paolo Glisenti" adesso la bufera intorno a Expo si chiama "tutti contro Lucio Stanca".
E contro il suo stipendio in modo particolare. Cresce infatti la polemica dopo la pubblicazione degli stipendi d'oro dei manager delle società partecipate dagli enti pubblici che vi abbiamo mostrato ieri.
Il più polemico di tutti è il presidente della Provincia, Filippo Penati, che accusa di voler aggirare i limiti di legge con bonus, premi di produzione e anche autoassumendosi come dipendenti.
"l'unico parametro in vigore è il 70 per cento degli emolumenti riconosciuti al sindaco: 75mila euro più un bonus per gli utili che può arrivare fino al doppio dello stipendio base"
Si parla quindi di non più di 225mila euro.
Critica anche la Cgil.
La Lega e Matteo Salvini parlano di "avere anticipato la battaglia di Renato Brunetta per mettere sul sito del ministero cariche e prebende"
Repubblica riporta le sue parole
"Siamo favorevoli da tempo a un tetto per gli stipendi ma 15 giorni fa un nostro emendamento al decreto sugli aiuti alle imprese è stato dichiarato inammissibile in Senato"
Salvini si augura
"che Stanca, da buon lombardo, non pretenda più di 280mila euro"
Invece a Roma si parla di ben 700mila euro.
Giulio Gallera di Forza Italia annuncia
"Per avere società comunali efficienti occorrono manager preparati, da attrarre con retribuzioni in linea con il mercato. Pagarli poco significherebbe ritrovarsi con persone di scarso valore"
Dall'altra parte però (ovvero chi dovrà prendere queste cifre) nessuno ribatte.
Tranne forse una sussurrata conferma di "avere sempre rispettato la legge". D'altronde che fare? Stanca allo stato attuale delle cose è l'unico candidato come amministratore delegato della società di gestione dell'Expo.
Anche la Moratti lo ha indicato ufficialmente in una lettera alla Soge.
La Provincia, che è anche lei azionista di Soge, ha detto che non voterà Stanca a meno che non si dimetta da deputato del Pdl e non rinunci ai compensi da favola prospettati. Stanca è avvisato.